L’isolamento sismico degli edifici strategici [FOTO]

In Italia, le prime applicazioni dell’isolamento sismico agli edifici strategici risalgono all’inizio degli anni 1990
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Di Alessandro Martelli – L’isolamento sismico è una tecnica di particolare interesse non solo per le scuole, ma anche per tutti gli altri edifici strategici, che devono restare indenni e pienamente operativi dopo terremoti anche violenti.

In Italia, le prime applicazioni dell’isolamento sismico a tali tipologie di edifici risalgono all’inizio degli anni 1990. Oltre alla prima, del 1992, al Centro Selezione Volontari della Base della Marina Militare di Ancona, è da citare quella al Centro Medico della Base della Marina Militare di Augusta, in Sicilia (Fig. 1), completato nel 1993 e protetto da 24 isolatori elastomerici ad alto smorzamento (High Damping Rubber Bearing – HDRB). Così come quella di Ancona, anche quest’applicazione fu progettata (dopo il terremoto di Carlentini che aveva colpito la città di Augusta nel 1990) dai Proff. Rodolfo Antonucci e Roberto Giacchetti dell’Università Politecnica delle Marche, nonché dall’Ing. Mancini, e fu affiancata da quella a 4 edifici residenziali per il personale dei sottomarini della base (192 HDRB).

L’anno successivo (1994) fu poi completata, nuovamente in Sicilia, la costruzione del Centro Radar per il controllo del traffico marittimo dello Stretto di Messina, anch’esso protetto da HDRB (Fig. 2).

Risale infine al 2005 la realizzazione del primo grande ospedale italiano isolato sismicamente (pare il primo al mondo, per dimensioni): si tratta dell’Ospedale Gervasutta di Udine, un edificio intelaiato in cemento armato (Fig. 3), progettato dallo Studio Speri di Roma e protetto da 52 HDRB, forniti dalla Società FIP Industriale di Selvazzano Dentro, Padova (Fig.4).

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