Un uomo completamente paralizzato da anni è riuscito a ‘scrivere’ a una velocità normale con la sola forza del pensiero, grazie a un software basato sull’Intelligenza Artificiale che legge nella mente del paziente ciò che lui vuole scrivere e riversa in parole questa “scrittura mentale“. La storica conquista è stata resa nota dalla rivista Nature, ed è il successo di un gruppo di ricerca della Stanford University, dopo anni di lavoro. Gli esperti hanno creato un’interfaccia uomo-cervello in grado di tradurre in testo scritto l’attività neurale relativa all’ideazione alla scrittura a mano del paziente. Questa attività neurale è raccolta direttamente nel cervello del paziente, nella cui corteccia motoria, precisamente nella parte che governa i movimenti della mano, sono stati impiantati due piccoli chip (grandi come un’aspirinetta) contenenti ciascuno cento elettrodi. L’attività neurale della scrittura a mano viene inviata al software ‘traduttore’ di pensiero e convertita quindi in testo scritto a una velocità di 18 parole al minuto, praticamente simile alla velocità di scrittura di una persona sana. Come spiegano gli autori, il fattore più eclatante è che dopo parecchi anni di paralisi il cervello del paziente mantiene ancora la capacità di ‘guidare’ i movimenti della mano nella scrittura, anche se da dieci anni il suo corpo ha perso la possibilità di eseguire quei movimenti.
Uomo paralizzato scrive col pensiero grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale
Dopo anni di paralisi il cervello del paziente mantiene ancora la capacità di 'guidare' i movimenti della mano nella scrittura
