Una nuova fotografia con un messaggio social da parte del ricercatore sardo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) Marco Buttu, che si trova in missione in Antartide presso la Stazione Concordia per la 36ª spedizione “ItaliAntartide” del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Buttu ha aggiornato tutti sulla sua attività, evidenziando le condizioni meteorologiche e stagionali in cui si trova presso la base di ricerca permanente italo-francese che è situata a 3.233 metri di altitudine sul livello del mare, in una delle aree più estreme del pianeta.
“Carissimi – ha scritto Buttu pubblicando la foto – siamo esattamente a metà inverno, il momento più emozionante di questa spedizione ❤ Adesso è tutto più intenso e carico di significato: le note di “Nuvole Bianche”, il testo di “Imagine”, il piacere di scrivere e di sognare, il presente surreale di Concordia 🙏❤ Metà inverno significa varie cose: tra una cinquantina di giorni tornerà il sole, tra quattro mesi e mezzo si concluderà l’isolamento dal resto del mondo, tra cinque mesi rivedremo nuovi paesaggi e altre forme di vita, sentiremo nuovamente il profumo dell’erba e quello della terra, in un mondo che spero di ritrovare migliore di come l’ho lasciato.
Sto spendendo il tempo libero a scrivere, spiazzato tra due sentimenti contrastanti: il desiderio di arrivare alla fine del romanzo e quello di far durare la scrittura il più a lungo possibile per godermi il viaggio, il fantasticare, il lasciarmi trasportare nei luoghi che descrivo, assieme alle persone a me care protagoniste di questa assurda storia: la nostra esistenza.
Nella foto vedete le due torri e il tunnel che le unisce. La porta bianca in alto nella torre di sinistra è un’uscita di emergenza contenente una calza del diametro di circa 60cm: in caso di incendio ci si infila dentro per calarsi sino a giù. A destra vedete il fumo emesso da uno dei tre generatori (250kW, 150 effettivi per via della carenza di ossigeno). La nuvoletta in alto al centro della foto è una delle due Nubi di Magellano. Seduti nelle scale, Quentin e Charles.
Vi mando un caro saluto dall’Altopiano Antartico, oggi illuminato da una splendida luna che fa sentire meno greve l’assenza del sole e il gelo dei -72°C“.