Sembra essere in fase di risoluzione il caso della piccola, ormai grande, Denise Pipitone, rapita a soli 4 anni a Mazara del Vallo, in Sicilia, il 1º settembre 2004. Il caso, mai dimenticato dagli italiani, è tornato alla ribalta delle cronache negli ultimi mesi, dopo che una giovane russa che cercava la sua famiglia era stata scambiata da alcuni telespettatori proprio per Denise. Non era lei, ma il fatto è servito a riaccendere i riflettori sulla vicenda e a ridare speranza a Piera Maggio, ‘mamma coraggio’ della piccola rapita.
Oggi, la rivelazione shock: “Denise Pipitone è viva e l’ho individuata”. A dirlo in diretta nel corso del programma Storie Italiane è stata l’ex pm Maria Angioni, che si è occupata in passato del caso. Angioni, a quanto rivela, ha continuato ad indagare anche senza incarico formale e ha ora individuato nuovi elementi, portandoli all’attenzione della Procura e del legale di Piera Maggio, l’avvocato Giacomo Frazzitta. Secondo i dati raccolti dall’ex pubblico ministero, Denise è viva: è una donna e avrebbe anche una figlia.
Che Denise fosse viva Angioni ne è sempre stata certa. In collegamento con la trasmissione condotta da Eleonora Daniele ha ora rivelato di averla trovata, ma anche di temere per la sua sicurezza e soprattutto per il suo benessere emotivo, perché a quanto pare lei non ricorda nulla e soprattutto non sa di essere una bambini rapita. Probabilmente è convinta di essere cresciuta nella sua famiglia di origine, ma sul punto Angioni non è stata chiara. “L’unica cosa di cui ho paura è la perdita di serenità di un nucleo familiare. La prima cosa importante è preservare l’equilibrio psicofisico delle persone coinvolte“, ha spiegato la ex pm. “Grazie a due persone ho individuato una persona che potrebbe essere Denise e ho scoperto che ha una figlia”, spiega.
Allo stato attuale, l‘ipotesi è ancora da verificare, ma Angioini si dice certa di aver risolto il cold case che sta tenendo l’Italia con il fiato sospeso. Piera Maggio sa già tutto. La donna si pensa essere Denise sta bene ed è felice. “La situazione è difficilmente controllabile. Non sta con i componenti della famiglia allargata di cui ho sempre parlato, ma ci siamo arrivati proseguendo quel pensiero. Altro non posso dire, altrimenti farei un danno. Quello che ho verificato adesso mi dà conferma di quello che ho sempre pensato. Ora temo per la sua sicurezza fisica e per la serenità del suo nucleo familiare dove adesso è inserita. Quella persona non sa di essere una bambina rapita e non lo sa il marito”. Eleonora Daniele ha chiesto alla Angioni se la donna in questione si trovi in Italia, e anche su questo punto è rimasta sul vago: “L’abbiamo trovata in un contesto molto sereno e internazionale. Non c’è una violazione del segreto perché è una mia ricostruzione”.
“Lo sto dicendo per un fine – precisa Angioni -, bisogna fare in fretta e non permettere che si continui a imbrogliare. Sono sicura che a Mazara del Vallo i responsabili di questo sequestro andranno dagli inquirenti. Non parlano ancora perché sono convinti di aver agito bene. Queste persone si chiedono ‘perché devo rischiare 30 anni se in realtà non ho fatto niente di male e la ragazza sta bene, siamo tutti felici’. Piera Maggio non è felice e ha perso una figlia. Ora dobbiamo soltanto aspettare”. Se così fosse, dunque, il cerchio si chiuderebbe. Il movente del rapimento potrebbe essere stato la vendetta. La vendetta per quella donna che aveva ‘osato’ avere una figlia al di fuori del matrimonio e che per di più aveva deciso di essere felice con il suo amante, ora compagno.
Piera Maggio ha dovuto pagare il fatto di essere una donna libera di scegliere. E se Denise è viva come afferma il pm Angioni, i responsabili del rapimento si sentono probabilmente con la coscienza a posto: non hanno ucciso nessuno. Ma la verità è che hanno tolto una figlia alla madre e una madre alla figlia. E per questo qualcuno deve pagare, e anche tanto.