Nuovo parossismo notturno del vulcano attivo più alto d’Europa: l’Etna ha dato nuovamente spettacolo, con fontana di lava e alta nune eruttiva.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Etneo ha osservato la ripresa dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est a partire dalle 01:17, con incremento circa mezz’ora dopo: a partire dalle 03:00 circa l’attività stromboliana del CSE è passata gradualmente a fontana di lava.
Infine, alle 04:25, l’INGV ha comunicato che “a partire dalle 03:48, la fontana di lava al Cratere di Sud-Est è cessata, tuttavia permane una debole attività stromboliana. La nube eruttiva prodotta ha raggiunto l’altezza di circa 8.5 km s.l.m. derivata da dati satellitari e, in accordo con il modello previsionale, la sua dispersione ha riguardato il settore orientale del vulcano. Riguardo il trabocco lavico che si è propagato in direzione Sud-Ovest, il suo fronte sembra attestarsi ad una quota stimata di circa 2900 m s.l.m. Nel versante sud-orientale del Cratere di Sud-Est, continua l’effusione lavica dalla bocca di 3050 m s.l.m.. La bocca effusiva alimenta due flussi lavici principali, il cui fronte più avanzato si attesta alla quota stimata di circa 2700 m s.l.m. Dopo il massimo di ampiezza alle ore 03:30 il tremore vulcanico ha cominciato una rapida discesa tuttora in atto. Le sorgenti del tremore vulcanico sono localizzate in prossimità del Cratere di Sud-Est a circa 2800 m s.l.m.. L’attività infrasonica è molto alta e localizzata al Cratere di Sud-Est. Durante la fase di fontana di lava le stazioni della rete clinometrica hanno registrato modeste variazioni. Non si osservano variazioni significative nei segnali acquisiti dalla rete GNSS“.