Dopo il doppio parossismo in 24 ore e l’apertura di una nuova bocca effusiva sull’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa continua a dare segni di irrequietezza: l’attività stromboliana è ripresa intorno alle 11 ed è in corso in questi minuti un nuovo parossismo, con fontana di lava ed emissione di cenere.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Etneo ha infatti comunicato alle 12:13 che “l’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est è gradualmente passata a fontana di lava, con almeno tre bocche in attività esplosiva; contemporaneamente è iniziato un trabocco lavico in direzione sud-ovest. Si osserva dalle telecamere di sorveglianza una forte emissione di cenere che, in accordo con il modello previsionale, si disperde in direzione ESE“.
In seguito, alle 12:45, l’INGV ha comunicato: “L’attività esplosiva al Cratere di Sud-Est è in forte diminuzione. Le fontane di lava sono cessate; continua una debole attività stromboliana accompagnata da modeste emissioni di cenere. Si segnala ricaduta di cenere nell’area di Linguaglossa (versante nord-orientale etneo). Il trabocco lavico diretto verso sud-ovest è tuttora alimentato; pare invece in raffreddamento il piccolo flusso lavico presente sul basso fianco sud-orientale del cono prima dell’inizio di questo episodio eruttivo.
Alle ore 12 l’ampiezza del tremore ha raggiunto il valore massimo ed è cominciata una rapida discesa tuttora in atto. Le localizzazioni permangono in corrispondenza del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 3000 m s.l.m. L’attività infrasonica è elevata e localizzata in corrispondenza del Cratere di Sud-Est.
Durante la fase di fontana di lava le stazioni della rete clinometrica hanno registrato modeste variazioni. Non si osservano variazioni significative nei segnali acquisiti dalla rete GNSS“.