Amato De Monte è il direttore del Dipartimento di Anestesia e rianimazione di Udine, noto per essere stato responsabile dell’equipe medica che interruppe l’alimentazione e l’idratazione di Eluana Englaro a Udine nel febbraio 2009. Nei giorni scorsi si è tornato a parlare di lui a seguito della sua nomina come direttore della Sores, la sala operativa regionale dell’Emergenza sanitaria del Friuli Venezia Giulia. La bufera è scoppiata in quanto De Monte non sarebbe vaccinato contro il Covid.
La notizia ha suscitato un’ondata di proteste sul metodo e sul merito dell’incarico dato, con la sospensione di una procedura concorsuale, all’anestesista. Nessun dubbio sulla procedura, secondo il direttore generale dell’Azienda di Coordinamento regionale per la Salute, Giuseppe Tonutti, “perche’ Arcs – ha detto Tonutti a Messaggero Veneto e Il Piccolo – puo’ muoversi con i comandi”.
Ma le opposizioni non ci stanno e le dimissioni di De Monte sono chieste da più fronti. “La futura guida della Sores avrebbe dovuto essere vaccinato da mesi ed e’ inaccettabile che Tonutti ci racconti che De Monte ‘aspetta un nuovo vaccino’“, ha detto il segretario del Pd Fvg, Cristiano Shaurli. “Frasi come queste non possono che alimentare un oscurantismo antiscientifico che provochera’ nuove inutili sofferenze”, ha rincarato il consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), gia’ sindaco di Udine all’epoca della vicenda di Eluana Englaro. “L’amministrazione Fedriga nomina alla guida dell’emergenza Covid un medico che, per vaccinarsi, aspetta l’arrivo di un “nuovo vaccino”. Fatto di una gravita’ inaudita“, ha affermato il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo. Anche Sinistra Italiana Fvg ha espresso in una nota “sconcerto” per la nomina di De Monte, suggerendo alla Regione di “fare un passo indietro”.
Il Pd ha presentato due interrogazioni parlamentari, attraverso l’iniziativa dell’ex ministro della Salute e deputata dem Beatrice Lorenzin, e a Palazzo Madama, dalla senatrice dem Tatjana Rojc. Entrambe ricostruiscono la vicenda che ha portato ad assegnare l’incarico al dottor De Monte e richiamano “le disposizioni di legge in materia di obbligo di vaccinazione del personale sanitario”. E infine chiedono al ministro della Salute Roberto Speranza di intervenire per chiarire “se sussistono elementi per intervenire sulla Regione affinché De Monte venga ricollocato o sospeso dall’incarico”.
Gli avvocati di De Monte, Giorgia Tripoli ed Elena Feresin, parlano di una “campagna diffamatoria”, facendo sapere che il loro assistito “ha gia’ dato mandato per l’avvio delle azioni legali a tutela della propria immagine a seguito della campagna diffamatoria in atto nei suoi confronti, sia per quanto attiene la sfera professionale che personale”. De Monte non chiarisce se si vaccinerà o meno ma ribatte ai politici d’opposizione che “parlano di problematiche sanitarie con conoscenze approssimative”, mentre riconduce l’attesa per il vaccino a “motivi di salute”.