Voli vietati ai vaccinati per il rischio trombosi? Gli esperti fanno chiarezza sull’assurda bufala: “Non diciamo cretinate”

Coronavirus: sta circolando una bufala secondo cui alcune compagnie aeree starebbero valutando di impedire l'imbarco alle persone vaccinate contro COVID, perché a maggior rischio trombosi ad alta quota
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E’ virale in questi giorni una bufala secondo la quale ci sarebbero non meglio precisate compagnie aeree che starebbero valutando di impedire alle persone vaccinate contro il COVID di volare, per un maggior rischio trombosi nei voli a lunga percorrenza. Una notizia del tutto falsa che però rischia di creare confusione.
Salire su un aereo per viaggi lunghi predispone, in generale, ad un rischio di trombosi maggiore. E questo lo sappiamo ormai tutti. Ma il fatto di essere vaccinati o meno non sposta nulla. E’ un’idea senza alcun fondamento,” ha spiegato all’Adnkronos Salute il virologo Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia. Per quanto riguarda “il rischio generale di trombosi nelle persone vaccinate, e parliamo in particolare del vaccino AstraZeneca e, in parte J&J, è inferiore o uguale alla popolazione generale. Ci sono alcuni casi rarissimi, di particolari trombosi con localizzazione cerebrale che hanno una frequenza di pochi eventi su milioni di vaccinati. Eventi che comunque hanno, probabilmente, alla loro base una predisposizione genetica che si sta cercando di chiarire. Ma non c’è nessun rischio aggiuntivo,” ha sottolineato l’esperto.

Io vorrei capire chi dice ‘ste cretinate. E’ una enorme cavolata. Non diciamo baggianate, per favore“: ha commentato così la bufala Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, all’Adnkronos Salute. “E’ una cosa che non esiste. E poi praticamente le compagnie aeree non farebbero salire più nessuno. Fanno salire solo i non vaccinati? Negli Stati Uniti son rimasti il 25%. Non diciamo cretinate, per favore, che quando poi sono troppo grosse bisogna aprire le finestre per farle uscire“.

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