Sono oltre 105.000 gli evacuati, in via precauzionale, nella provincia meridionale cinese del Guangdong a causa dell’arrivo del tifone Cempaka: è il 7° tifone di quest’anno ma il 1° a colpire la costa cinese.
Cempaka ha effettuato il landfall nella zona costiera della provincia del Guangdong martedì sera ora locale, portando forti venti e piogge torrenziali.
Le autorità locali hanno disposto la chiusura di 57 destinazioni turistiche costiere, richiamato 36.280 pescherecci e chiesto l’evacuazione a terra di 16.243 lavoratori impegnati nel settore ittico.
Ieri mattina ora locale il tifone Cempaka si è indebolito ed è diventato una depressione tropicale. Le piogge torrenziali causate dal tifone, però, hanno colpito la parte meridionale del delta del fiume delle Perle e la parte occidentale del Guangdong.
Secondo le autorità, sono ancora previste intense precipitazioni sul Guangdong occidentale, con conseguente rischio frane nelle aree montuose.
Il centro meteorologico nazionale ha inoltre reso noto che il tifone In-Fa, il 6° di quest’anno, si sta rafforzando e potrebbe trasformarsi in un supertifone: il landfall è previsto in una zona compresa tra la parte settentrionale della provincia dello Zhejiang e quella settentrionale del Fujian, tra la notte di sabato e la giornata di domenica ora locale.
Il dipartimento provinciale di gestione delle emergenze ha esortato gli enti interessati a prepararsi per contrastare i rischi del tifone. La vicina megalopoli di Shanghai ha già emesso un allarme blu per venti forti, avvertendo le navi di tornare nei porti per mettersi al sicuro e il dipartimento di prevenzione delle inondazioni di prepararsi a possibili allagamenti.