Continua ad aggravarsi di ora in ora il bilancio delle vittime della devastante ondata di maltempo che si è abbattuta nel cuore dell’Europa. Centinaia le località tra Germania, Belgio e Paesi Bassi colpite da piogge torrenziali senza precedenti, che hanno determinato alluvioni e frane che hanno seminato morte e distruzione. Secondo gli ultimi aggiornamenti, sono almeno 160 le vittime dei fenomeni che hanno provocato anche danni alle infrastrutture per miliardi di euro. Si cercano anche decine di dispersi.
In Germania e Belgio, sono cominciati i lavori di pulizia e ricostruzione delle aree devastate. In Germania, il Paese più colpito dal meteo estremo, le piogge devastanti hanno spezzato la vita di 133 persone. “Ma si teme che il bilancio delle vittime aumenti”, ha preannunciato un portavoce della polizia nella città di Coblenza, nello Stato della Renania-Palatinato, uno dei più colpiti dalla tragedia. Solo in questo Stato ci sono 90 morti, “circa 618 feriti“ e circa 60 dispersi. A questo bilancio si aggiungono i 43 decessi registrati nel Nord Reno-Westfalia, dove sono stati inviati 22mila vigili del fuoco e circa 700 agenti.
Secondo quanto riferiscono le tv locali, il conto dei morti in Belgio è salito a 27. 103 persone restano irraggiungibili e si presume siano disperse. Nonostante già in mattinata le autorità abbiano fatto sapere che il bilancio dei morti è destinato a salire, si spiega anche che molte persone che risultano disperse hanno perso il cellulare o non possono caricarlo e alcune sono state ricoverate in ospedale prive di carta d’identità o documenti e non hanno ancora avuto la possibilità di contattare i propri familiari. L’area che ha subito le maggiori devastazioni si trova nel sud-est del Paese, al confine con la Germania, dove circa 120 comuni sono stati colpiti dalle inondazioni. La regione della Vallonia riferisce che le strade sono ancora di difficile accesso. Persistono problemi anche per le linee telefoniche.
Intanto, a poco a poco, gli abitanti che hanno dovuto lasciare le case minacciate dall’acqua stanno tornando alle abitazioni. Ma quello che trovano davanti ai loro occhi è solo devastazione: case semidistrutte, alberi crollati, strade invase dal fango, veicoli trasportati dall’acqua, strade e ponti sommersi, acqua non potabile. Nel distretto di Heinsberg, nel Nord Reno-Westfalia, venerdi’ sera i muri di contenimento di una diga hanno ceduto e 700 persone hanno dovuto essere evacuate. “Prevediamo di trovare altre vittime“, ha confermato Carolin Weitzl, sindaco di Erfstadt, vicino a Colonia, dove una frana ha spazzato via diverse case. Il governatore del Nord Reno-Westfalia, Armin Laschet, ha assicurato che la catastrofe ha “una portata storica”.