La situazione è molto difficile in provincia di Como, sferzata da giorni di piogge incessanti che hanno provocato allagamenti, frane, smottamenti, colate di fango. Alcune località sono rimaste isolate e i temporali continueranno ancora nelle prossime ore. La Polizia locale di Como ha quindi rinnovato l’invito a non uscire di casa se non strettamente necessario e di non avventurarsi nei luoghi a rischio, dove si sono verificati smottamenti e allagamenti. L’invito e’ giunto al termine di un tavolo tecnico che si e’ svolto nel tardo pomeriggio nella Prefettura di Como al fine di coordinare gli interventi per i danni provocati dal maltempo.
La ex statale Lariana rimane chiusa all’altezza di Blevio: la carreggiata e’ stata liberata dai detriti ma vi sono ancora versanti a rischio. La statale 340 Regina e’ aperta soltanto fino a Laglio: poco piu’ avanti, a Brienno, ci sono stati vari smottamenti anche di grossa entita’. E’ stata riaperta anche l’autostrada A9, chiusa in entrambe le direzioni nel pomeriggio tra le uscite Como centro e Lago di Como. Riaperte anche le provinciali in Valle Intelvi. I ponti sul torrente Breggia, al confine con Cernobbio, sono aperti al transito ai soli residenti. Il livello del lago e’ in salita, ma non e’ prevista un’esondazione nelle prossime ore: servizi autobus e della navigazione hanno subito interruzioni e soppressioni.
La Regione chiederà lo stato di emergenza
L’assessore regionale lombardo alla Protezione Civile, Pietro Foroni, ha effettuato oggi un sopralluogo tra Cernobbio e Blevio, sul versante occidentale del lago di Como, nelle zone maggiormente colpite dall’ultima ondata di maltempo. L’assessore ha potuto verificare i danni al territorio e ha voluto assicurare la popolazione circa l’impegno della Regione, nel voler mettere in campo gli interventi necessari per dare sostegno ai Comuni colpiti. “Regione Lombardia assicurera’ le risorse necessarie per il ripristino delle condizioni di sicurezza delle aree interessate – ha commentato l’assessore Foroni -. Invieremo al Governo la richiesta di stato di emergenza non solo per il Comasco, ma anche per Val Chiavenna, il Comune di Gallarate e alcune zone del basso Mantovano”. “E’ ora che anche lo Stato faccia la sua parte senza scaricare le responsabilita’ sulla sola Regione”, ha concluso Foroni.