Perseverance inizia la raccolta di campioni geologici su Marte: missioni future li preleveranno e li porteranno sulla Terra

Perseverance sta per raccogliere il suo primo campione di roccia marziana nell'ambito di un progetto scientifico molto complesso
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Dopo circa cinque mesi trascorsi nella sua nuova casa sul Pianeta Rosso, il rover Perseverance della NASA sta per raccogliere il suo primo campione di roccia marziana nell’ambito di uno dei più complessi progetti scientifici a lunga distanza mai condotti.
Nelle prossime due settimane, Perseverance – rover delle dimensioni di un rinoceronte, atterrato su Marte il 18 febbraio – dovrebbe individuare un paio di rocce antiche e identiche sulla superficie polverosa del Cratere Jezero, e successivamente eseguire esperimenti in situ su una di queste prima di raccogliere un campione dell’altra. Questo secondo campione sarà conservato a bordo di Perseverance in un contenitore ermeticamente sigillato fino a quando le future missioni non potranno riportare la roccia marziana in sicurezza sulla Terra, ha spiegato la NASA.
Si pensa che le rocce vicino all’attuale posizione di Perseverance – un’area nota come “Cratered Floor Fractured Rough” – contengano alcuni degli strati più profondi e antichi di roccia esposta nel Cratere Jezero. Il prossimo studio della NASA sulle rocce della regione potrebbe rivelare preziosi indizi sull’antico passato geologico del cratere, hanno spiegato i ricercatori.
Quando Neil Armstrong ha prelevato il primo campione dal Mare della Tranquillità 52 anni fa, ha dato inizio a un processo che avrebbe riscritto ciò che l’umanità sapeva della Luna,” ha affermato Thomas Zurbuchen, amministratore associato per la scienza della NASA. “Il primo campione di Perseverance dal Jezero Crater, e quelli che verranno dopo, potrebbero fare lo stesso per Marte“.
Il progetto di campionamento richiederà circa 11 giorni per essere completato, ha precisato la NASA, poiché Perseverance riceverà tutte le sue istruzioni a distanza. Dopo che i ricercatori avranno individuato una coppia di rocce che sembrano essere “gemelle geologiche”, daranno il via a un processo di campionamento in due parti che inizierà con Perseverance che esegue una leggera pulizia.
Usando il Sampling and Catching System, il rover raschierà l’esterno di un campione di roccia, rimuovendo gli strati superiori di roccia e polvere fino a quando la superficie interna, non esposta alle intemperie, diventerà visibile. Successivamente, Perseverance ripulirà la roccia utilizzando uno strumento per la rimozione della polvere a base di gas, e poi studierà il campione con una serie di telecamere e sensori. Analizzando sia la superficie della roccia che i pennacchi di polvere che fuoriescono da essa durante il processo di raschiatura e pulizia, il rover stilerà un quadro chiaro delle proprietà minerali e chimiche della roccia.
Dopo aver riposato e ricaricato per un giorno marziano, Perseverance inizierà quindi la seconda fase della sua raccolta di campioni perforando la roccia “gemella”. Il rover riempirà una piccola provetta con un campione prelevato dalla seconda roccia, delle dimensioni di un pezzo di gesso. Dopo avere misurato e fotografato il campione, Perseverance metterà da parte il nucleo di roccia, in un contenitore sigillato, per gli anni a venire.
Per ora, il piano finisce qui, ma i ricercatori della NASA stanno attualmente lavorando con le loro controparti presso l’Agenzia Spaziale Europea per sviluppare missioni future che invieranno veicoli spaziali su Marte per raccogliere questi preziosi campioni e riportarli sulla Terra, dove i ricercatori potranno analizzarli con strumenti molto più grandi e sensibili di quelli a bordo del rover, ha spiegato la NASA, avvicinando sempre di più gli scienziati a svelare i misteri del Pianeta Rosso.

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