Le autorità russe hanno dichiarato lo stato di emergenza interregionale a causa di alcuni incendi boschivi che stanno divampando con particolare violenza e intensità nel Paese dall’inizio dell’estate: le fiamme ora minacciano il più importante centro di ricerca sulle armi nucleari, secondo quanto riporta Interfax, che cita il ministero delle emergenze. Gli incendi hanno imperversato nella regione di Nizhny Novgorod e nella vicina repubblica di Mordovia, entrambe a circa 500 km a est di Mosca, dall’inizio di agosto. Le fiamme hanno ora raggiunto la città chiusa di Sarov, che è stata un centro di ricerca nucleare fin dall’era sovietica e sito di sviluppo della prima bomba atomica sovietica. Oggi il centro di ricerca produce testate nucleari e starebbe anche sviluppando missili strategici.
I vigili del fuoco stanno lottando senza sosta contro i roghi, ma la situazione è complicata dal terreno impervio, del legno rimasto dopo gli incendi del 2010 e delle avverse condizioni meteo.