Covid, il modello Svezia funziona: mai un lockdown, nessun green pass e vaccinazioni soft. Ospedali vuoti e mortalità azzerata

Covid, la ricetta della Svezia è un modello per il mondo intero: pandemia contenuta al meglio senza grandi sacrifici
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Solo 33 morti negli ultimi due mesi, dal 21 giugno al 21 agosto. Ed appena 29 pazienti ricoverati negli ospedali del Paese, su dieci milioni e mezzo di abitanti: la Svezia è il Paese europeo meno colpito dalla nuova ondata di contagi provocato dalla variante Delta, nonostante un approccio molto soft nelle vaccinazioni. In Svezia infatti non vengono vaccinati i minorenni e non c’è alcun Green Pass in vigore. Gli svedesi che hanno completato il ciclo vaccinale sono poco più di 5 milioni, pari al 50% dell’intera popolazione nazionale, un dato molto più basso rispetto a Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, USA e Israele dove invece la situazione epidemiologica è molto più difficile.

La Svezia continua ad adottare un approccio molto soft rispetto alle misure di contenimento della pandemia: è il Paese che non ha mai fatto un lockdown e in cui gli epidemiologi prendono le decisioni sulla base delle evidenze scientifiche e i politici non trattano i cittadini come bambini incoscienti. Il sistema si basa sulla fiducia tra istituzioni, cittadini ed esperti. La Svezia ha avuto il coraggio di fare una scelta controcorrente avendo l’intero mondo contro, con attacchi di una gravità inaudita e vere e proprie aggressioni contro gli scienziati.

Fatto sta che il modello svedese funziona, sena chiusure o restrizioni estreme. E’ il Paese al mondo con le conseguenze economiche e sociali meno gravi, e anche con uno dei tassi di mortalità più bassi dell’occidente con appena 1.438 morti ogni milione di abitanti. L’Ungheria ne ha 3.119, la Repubblica Ceca 2.831, il Belgio 2.174, l’Italia 2.132, gli USA 1.934, la Polonia 1.933, il Regno Unito 1.925, la Romania 1.802, la Spagna 1.777, il Portogallo 1.734, la Francia 1.730, tutti molto più della Svezia.

casi svezia estate 2021

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