Covid, operatrice sanitaria non vaccinata si presenta a lavoro ma l’ospedale le chiede di allontanarsi: arrivano i carabinieri

Numerosi operatori sanitari sono protagonisti, in questi giorni, di vicende simili ma il caso di Cagliari è il primo in cui l'ospedale dichiara espressamente di non volere la prestazione del dipendente
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Lo scorso sabato 7 agosto si era presentata regolarmente al lavoro presso l’ospedale Brotzu di Cagliari, per offrire la propria prestazione lavorativa anche se non si era ancora sottoposta alla vaccinazione Anti Covid. La donna, C.V., operatrice impiegata presso il nosocomio cagliaritano e  residente in provincia di Venezia, si è vista però precludere la possibilità di prendere servizio a causa del mancato adempimento all’obbligo vaccinale previsto dal d.l. 44/ 2021 convertito nella L. 76/2021.

La donna, in base a quanto apprende l’Adnkronos, ha ricevuto richiesta di allontanamento, ma ha altresì chiesto all’ospedale un ordine di servizio o altro documento formale che attestasse la volontà della struttura sanitaria di non avvalersi della prestazione lavorativa offerta. Non ottenendo il document in questione, l’operatrice ha chiamato i Carabinieri, allertati contemporaneamente anche dall’amministrazione sanitaria. A seguito dell’intervento dei Carabinieri, e dopo una discussione tra le parti in merito alla legittimità del provvedimento di sospensione, la donna ha ottenuto un documento a firma del direttore della Struttura Complessa di neurochirurgia della A.O. Brotzu, nel quale si confermava la volontà dell’azienda ospedaliera di non ricevere la prestazione lavorativa, in quanto la dipendente risultava sospesa dal proprio turno.

In tutta Italia sono numerosi gli operatori sanitari raggiunti da provvedimenti di sospensione per via dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale previsto, ma il caso di Cagliari è probabilmente il primo in cui una amministrazione sanitaria ha rifiutato espressamente la prestazione lavorativa chiedendo l’allontanamento del dipendente.

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