Emergenza incendi, informativa urgente del Ministro Cingolani: i roghi sono il risultato “dei cambiamenti climatici e delle azioni dell’essere umano”

Informativa urgente del governo relativamente alla questione incendi nelle varie regioni italiane
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E’ in corso in questi minuti un’informativa urgente del governo alla Camera dei deputati, con il Ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani relativamente alla questione incendi nelle varie regioni italiane.

Gli incendi che stanno devastando l’Italia, ma anche Grecia o California, sono dovuti senza alcun tipo di ambiguità all’azione congiunta di cambiamenti climatici e azioni dell’essere umano, e purtroppo il cambiamento climatico incide per una piccola percentuale,” ha affermato il Ministro Cingolani. Il cambiamento climatico “causa una diminuzione dell’umidità media del terreno, a questo si sommano correnti, venti ad alta temperatura piuttosto secchi. Poi c’è l’effetto delle azioni dell’uomo, a partire dalla mancanza di cura del territorio. Si deve fare manutenzione. Poi ci sono numeri preoccupanti: il 57,4% di incendi è doloso, poi abbiamo un 13,7% non intenzionale, colposo, quindi oltre il 70% è responsabilità delle nostre azioni, solo meno del 2% è di originale naturale“.

Il Ministro ha ricordato che “siamo più vulnerabili di quanto non fossimo in passato, poi c’è un problema di manutenzione dei territori e di civiltà. L’elemento più direttamente umano è un elemento difficilissimo da controllare, la prevenzione, il controllo, è fondamentale, come fondamentale è la manutenzione dei territori“.

A partire dagli elementi rilasciati dalla Protezione civile, la campagna estiva antincendi boschivi, la cosiddetta Aib, si è rivelata quest’anno molto impegnativa. C’è stato un aumento percentuale piuttosto rilevante rispetto anche agli anni precedenti, quindi qualcosa è peggiorato, è fuori discussione,” ha affermato Cingolani. “La parte dell’intervento degli aerei, anche con la cooperazione internazionale, funziona bene, ha funzionato bene. In coda al processo siamo stati bravi, sono arrivati gruppi di Canadair dalla Francia e dalla Grecia, la fase preventiva paradossalmente invece ha qualche inefficienza che dobbiamo mettere a punto”. “A partire dalla giornata del 23 luglio si è registrato un aumento delle temperature e valori di bassa umidità che, combinati con le condizioni dei venti, hanno favorito il propagarsi di questi fenomeni di combustione soprattutto nella zona della Sardegna, dove il giorno 24 si sono manifestati gli incendi più importanti. Non è solo la Sardegna ma è iniziato lì”.

In Sardegna, “nei giorni cruciali dell’evento, quindi 24-25-26 luglio, ci sono state 800 persone evacuate ed un’area bruciata che, ad una prima stima, ammonta ad oltre 10mila ettari. Quindi questo è catastrofico come evento”. “L’ultima settimana di luglio ed i primi giorni di agosto 2021 sono stati giorni con condizioni particolarmente favorevoli all’innesco e alla propagazione degli incendi boschivi in diverse regioni dei Centro e del Sud Italia, e questo ha comportato, oltre al fenomeno Sardegna, 255 richieste di soccorso aereo che sono pervenute al Coau”. “Sono 255 decolli nell’arco di pochi giorni, se pensate dal tempo di decollo, operazione, ricarico, questi non hanno avuto un attimo di sosta, su diversi fronti a questo punto, non solo in Sardegna ma in una parte piuttosto ampia soprattutto nelle regioni meridionali”.

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