Grave siccità nel Cuneese: “mancano 70mm di pioggia estiva, fino all’80% di portata in meno per fiumi e torrenti”, in 108 Comuni restrizioni all’uso dell’acqua

E' emergenza siccità nel Cuneese: "quest'anno sono mancati fino ad oggi più di 70 millimetri di acqua estiva ed oltre 140 millimetri in primavera"
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Dopo un periodo primaverile avaro di piogge e un’estate decisamente arida per il Cuneese, la provincia è alle prese con una “grave siccità“. Si tratta di “una vera emergenza” per il senatore Giorgio Maria Bergesio, presidente di Acque Irrigue Cuneesi, che raggruppa 18 consorzi irrigui di secondo grado e 53 mila utenti. “Quest’anno – fa osservare Bergesio – sono mancati fino ad oggi più di 70 millimetri di acqua estiva ed oltre 140 millimetri in primavera. Dal 1877 ad oggi, a Cuneo siamo a metà della norma: 328 millimetri contro i 635 che dovremmo contare a Ferragosto. E come già accaduto negli scorsi anni, da fine giugno di giorno in giorno la portata di fiumi e torrenti si riduce, quest’anno in misura impressionante, anche fino all’80% in meno. La stessa Acda, l’Azienda Cuneese dell’Acqua, ha chiesto ai 108 Comuni che ne fanno parte un’ordinanza di divieto dell’uso di acqua potabile per scopi diversi da quelli alimentari e igienici. Eppure le richieste di aiuto sembrano cadere nel vuoto. Risale ormai al 2 luglio scorso, la nostra richiesta di istituzione di un tavolo di lavoro provinciale sull’emergenza idrica. Ma fino ad ora nulla è stato fatto. Chiediamo alle istituzioni locali di attuare tutte le misure idonee per consentire un utilizzo ottimale dell’acqua sia per usi domestici che irrigui“.

Non possiamo perdere altro tempo, la popolazione è in forte sofferenza e la nostra agricoltura è in ginocchio. Servono un piano d’ambito e investimenti che permettano di garantire un servizio pubblico essenziale ai cittadini. E per le prese sui fiumi una riduzione immediata del deflusso minimo vitale come richiesto da oltre un mese“.

In Piemonte, i fiumi ed i torrenti hanno una portata ridotta tra il 35% ed il 65% rispetto alle medie storiche degli anni precedenti e negli ultimi giorni è calata di un ulteriore 20% per mancanza di piogge, secondo il monitoraggio della Coldiretti. A patirne, soprattutto, il comparto cerealicolo ed in futuro potrà esserci quello zootecnico, in difficoltà per mancanza di foraggi. Lo stop all’irrigazione riguarda i campi. Confindustria Piemonte segnala che in diverse aree della regione sono aumentate le irrigazioni di soccorso a causa della siccità. Tra le colture più colpite dalla carenza d’acqua ci sono mais, pomodoro, soia, orticole, barbabietole, prati stabili e avvicendati, fagioli, ortaggi, fruttiferi.

Segnalato anche il basso livello della Dora Riparia a Torino. Nei mesi estivi, la portata è calata di quasi il 30%, e il fiume presenta diverse zone di secca. Nei primi sei mesi del 2021, il Piemonte ha avuto deficit di piogge del 7,3% rispetto alla media storica del periodo.

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