La Grecia “sta combattendo una guerra contro i titani“, “e il peggio deve ancora venire“: è quanto ha affermato il viceministro della Protezione civile Nikos Hardalias, riassumendo il quadro dell’emergenza.
Due grandi incendi stanno assediando in particolare l’area attorno a Olimpia e l’isola di Evia.
Il Paese sta affrontando un’ondata di caldo senza precedenti, che complica il lavoro delle squadre di pompieri che lottano contro le fiamme ininterrottamente su più fronti: oltre 170 vigili del fuoco, circa 50 camion, sei elicotteri e velivoli con cisterne sono stati inviati nei pressi dell’antico sito archeologico luogo di nascita dei giochi olimpici, nella penisola del Peloponneso.
Dopo aver distrutto una ventina di case, “il fronte del fuoco si sta dirigendo verso Lalas“, una zona montuosa e boschiva a nord-ovest di Olimpia, ha riferito il funzionario locale Nektarios Farmakis all’agenzia di stampa ANA, come riportato da Afp.
Olimpia e sei villaggi vicini sono stati evacuati.
Numerosi vigili del fuoco lottano contro un incendio a Evia, circa 200 km a est di Atene. Almeno 150 case sono state distrutte sull’isola mentre il fuoco ha circondato un monastero – dove i religiosi insistono di volere restare – e una decina di villaggi.
Oggi i forti venti rendono più difficile l’utilizzo di piccoli aerei e anche la scarsa visibilità a causa del fumo denso complica le operazioni.
I vigili del fuoco greci hanno comunicato di aver dovuto affrontare 92 incendi boschivi nelle ultime 24 ore, dopo i 118 del giorno precedente.