È quasi mezzogiorno, si avverte solo un caldo torrido spezzato dal frinire delle cicale. Siamo nei contrafforti della Sila Grande, con boschi a perdita d’occhio e monti che dominano la scena. All’improvviso a tagliare l’aria calda arriva con la sua magnifica eleganza un’aquila dei serpenti. Va a posarsi su un alto traliccio, ideale posatoio. Il Biancone (Circaetus gallicus) è definito aquila dei serpenti perché si nutre quasi esclusivamente di rettili (serpenti in particolar modo). Si tratta del più grande uccello rapace nidificante in Sila con poche coppie accertate, le sue dimensioni sono di poco inferiori a quelle dell’Aquila reale. Un maestoso e fantastico uccello come lo osa definire Gianluca Congi, uno dei suoi più attivi osservatori e studiosi (dal 1999 segue la nidificazione in Sila), pochi mesi fa ha pubblicato un interessante articolo sulla rivista scientifica di ornitologia Gli Uccelli D’Italia dal titolo: Prime nidificazioni accertate di Biancone Circaetus gallicus in Sila Grande (Appennino calabro: Italia Meridionale). Il Biancone è una “specie ombrello”, ossia una specie la cui presenza in quanto superpredatore richiede l’esistenza di un mosaico di habitat variegato dove sopravvivono più specie animali, da questo si intuisce della grande importanza di conservare gli habitat e di preservare il delicato equilibrio naturale.
Nelle foto di Gianluca Congi visibili nella gallery scorrevole in alto, i bianconi ripresi in vari momenti sulla Sila.
Sui canali social del Parco Nazionale della Sila il collage dell’ultimo Biancone osservato: https://www.facebook.com/165416980476/posts/10159576623560477/