Incendi, il capo della Protezione Civile a Reggio Calabria: riunione in Prefettura per fare il punto sull’emergenza

Numerosi incendi stanno interessando la Calabria da giorni e in particolare vaste zone dell'area protetta del Parco nazionale d'Aspromonte
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È iniziata in prefettura a Reggio Calabria la riunione operativa indetta per il coordinamento dell’emergenza incendi nella provincia. Presente anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Numerosi roghi, ormai da giorni, stanno interessando la regione e in particolare vaste zone dell’area protetta del Parco nazionale d’Aspromonte. Al momento si contano anche quattro vittime.

Oltre a Curcio, presente anche Luigi d’Angelo, direttore operativo emergenze della Protezione Civile, Giorgio Chimenti, responsabile organizzativo nazionale dei Vigili del Fuoco, ma anche rappresentanti dell’Esercito e tutte le forze addette alla sicurezza.

Dopo la riunione a Reggio Calabria il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio si sposterà in elicottero a Catanzaro nella sede della Protezione civile regionale, in località Germaneto, per fare un ulteriore punto della situazione in merito a tutti gli incendi attualmente in corso nella regione.

Il Capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, ha presieduto a Reggio Calabria una riunione del Centro coordinamento soccorsi dedicata all’emergenza incendi. “Non sono venuto qui per esprimere giudizi su nessuno – ha detto Curcio parlando con i giornalisti a conclusione della riunione – ma per portare un supporto operativo ed esprimere la vicinanza del Presidenza del Consiglio dei Ministri, e del Presidente Mario Draghi in particolare, ad un’area colpita anche con vittime e ragionare con il territorio su come uscire da questo momento difficile”. “Nel corso della riunione che abbiamo tenuto – ha aggiunto il Capo della Protezione civile – e’ stato fatto il punto della situazione. Va detto che stiamo registrando un certo miglioramento della situazione degli incendi, anche se il dato va preso con estrema cautela. Abbiamo cercato di gestire al meglio questa fase operativa e possiamo dire che in Calabria tutte le richieste di intervento sono risultate gestibili e coperte. Per il momento e’ stato dichiarato lo stato di mobilitazione nazionale. Decisione che consente di utilizzare anche forze da fuori regione e che da’ la possibilita’ ai sindaci di lavorare sulle somme urgenze”. “Il mandato che ho ricevuto dal Governo – ha detto ancora Curcio – e’ quello di ascoltare il territorio. Dopodiche’ ci sara’ una valutazione anche dal punto di vista tecnico piu’ complessiva. La Calabria e’ molto colpita, ma anche altre regioni, come la Sicilia e la Sardegna sono altrettanto ferite. C’e’ una campagna antincendi che e’ tutt’altro che finita e c’e’ ancora da andare avanti. Per quanto riguarda, in particolare, la Calabria, abbiamo stimato, grazie alle immagini satellitari, che 11 mila ettari di aree sono state colpite da fuoco”.

“Voglio ringraziare il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per aver risposto immediatamente all’appello partito da Reggio Calabria e per aver posto l’emergenza in corso in Calabria al centro dell’agenda politica nazionale. Il nostro territorio sta attraversando un momento difficilissimo e i sindaci si sono ritrovati da soli a dover agire davvero a mani nude per far fronte ad una serie di eventi tragici e di straordinaria portata”. È quanto affermato dal sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, nel corso del tavolo operativo convocato sull’emergenza incendi in atto nel reggino nella Prefettura di Reggio Calabria alla presenza, fra gli altri, del Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, del Prefetto, Massimo Mariani, dei sindaci delle aree colpite dagli incendi e dei rappresentanti delle unità operative delle forze dell’ordine. “Con il presidente Draghi – ha poi aggiunto il primo cittadino – ho avuto modo di fare un punto generale sulle condizioni di grave emergenza in cui versa il territorio metropolitano di Reggio Calabria, con l’obiettivo di mettere in rilievo le principali esigenze manifestate dalle comunità. Nell’immediato il territorio necessita del ripristino del sistema viario, delle reti idrografiche e della sentieristica. Accanto a ciò – ha precisato il Sindaco Falcomatà – occorre continuare a mantenere altissimo il livello di guardia perché ciò che sta accadendo da giorni ha un carattere e una portata mai visti prima. In secondo luogo, crediamo sia fondamentale mettere in atto sin da ora una profonda e attenta azione di ricostruzione che deve abbracciare sia gli aspetti ambientali che quelli di natura economica e sociale”.

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