Quando gli scienziati hanno individuato per la prima volta la cometa ATLAS lo scorso anno, speravano che sarebbe stata la cometa più luminosa del decennio, ma il pezzo di ghiaccio, inaspettatamente, è andato in pezzi.
Ora, gli astronomi pensano di avere svelato due misteri che riguardano il motivo per cui la cometa ha subito una fine così prematura. Il nucleo, o cuore, della cometa C/2019 Y4 (ATLAS) si è spezzato tra il 20 e il 23 aprile 2020, quando la cometa si trovava a 146 milioni di km di distanza dalla Terra, circa la stessa distanza Terra-Sole.
C’è poi da considerare un fatto ancora più strano: non tutti i frammenti si sono spezzati allo stesso ritmo.
Gli scienziati ritengono che ATLAS si sia staccata da una cometa antenata che ha effettuato un passaggio relativamente vicino alla Terra circa 5mila anni fa. Questa enorme cometa è arrivata a soli 37 milioni di km dal Sole, più vicina dell’orbita di Mercurio, e a quel tempo potrebbe anche essere stata notata dagli umani.
“La cometa potrebbe essere stata una vista spettacolare per le civiltà di tutta l’Eurasia e del Nord Africa alla fine dell’età della pietra,” hanno affermato gli esperti della NASA in una nota. Giungere a questa conclusione però, in assenza di qualsiasi registrazione scritta o pittorica del visitatore celeste, ha richiesto alcune indagini scientifiche.
Un nuovo studio suggerisce che ATLAS potrebbe avere seguito lo stesso percorso orbitale di un’altra cometa osservata nel 1844 che è sopravvissuta al suo viaggio intorno al Sole, una probabile “sorella” del visitatore del 2020 (il collegamento è stato notato per la prima volta dall’astronomo dilettante Maik Meyer e confermato dagli scienziati). Le famiglie di comete non sono insolite nella scienza: un famoso esempio sono i frammenti di breve durata di Shoemaker-Levy 9 che si sono schiantati su Giove nel 1994.
ATLAS, tuttavia, è “strana“, secondo l’autore principale dello studio, l’astronomo Quanzhi Ye dell’Università del Maryland: lo scienziato non riusciva a capire perché ATLAS si fosse disintegrata quando la sua cometa madre era rimasta integra mentre passava vicino al Sole a una distanza molto più ridotta.
“Se si è spezzata così lontano dal Sole, come è sopravvissuta all’ultimo passaggio intorno alla stella 5mila anni fa? Questa è la grande domanda,” ha affermato Ye nella dichiarazione della NASA. “È molto insolito perché non ce lo aspetteremmo. Questa è la prima volta che un membro della famiglia delle comete di lungo periodo è stato visto rompersi prima di avvicinarsi al Sole“.
L’osservazione dei frammenti suggerisce che parti di ATLAS presentavano strutture o composizioni diverse, soprattutto perché un frammento della cometa si è dissolto in pochi giorni mentre un altro ha resistito diverse settimane. “Questo ci dice che una parte del nucleo era più forte dell’altra,” ha spiegato Ye.
Gli autori hanno elaborato un paio di teorie sul motivo per cui i frammenti hanno avuto una durata di vita diversa, che a sua volta potrebbe essere correlato alla composizione sconosciuta dell’antica cometa madre.
Una teoria è che “streamer di materiale espulso” abbiano fatto a pezzi la cometa con forze centrifughe, secondo la NASA, o forse i ghiacci volatili hanno fatto saltare in aria il pezzo più debole come “una struttura aerea che esplode,” ha proseguito l’agenzia.
Mentre ATLAS non esiste più, la cometa “sorella” dovrebbe essere ancora visibile dalla Terra, ma solo in un lontano futuro: la migliore ipotesi degli astronomi è che passerà vicino al nostro pianeta nel 50° secolo.
Lo studio è stato pubblicato su The Astronomical Journal.