“Non ho il Green Pass e non ho intenzione di chiederlo né ai docenti e né agli studenti”: la dura posizione di una preside che sta facendo discutere

La preside Brandoni fa parte di un nutrito gruppo di dirigenti che si sta organizzando per trovare un modo, legale, che permetta di non controllare il Green pass
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E’ diventata virale, ormai da giorni, la storia della preside Milena Brandoni che dirige l’Istituto “Corridoni Campana” di Osimo, in provincia di Ascoli Piceno, scuola alla quale sono iscritti più di mille studenti. La professoressa ha dichiarato di non avere il Green Pass e di non aver alcuna intenzione di ottenerlo. Ma non solo. La dirigente non lo chiederà a nessuno dei docenti e studenti del suo istituto.

Per Brandoni si tratta di libertà di opinione, ma è proprio da questo punto che muovono le critiche di chi non accetta la scelta della preside. “Non c’è libertà di scelta per le istituzioni contro la pandemia, un’istituzione pubblica deve rispettare la legge, deve dare il buon esempio“. Così il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni sintetizza il suo pensiero in merito alle esternazioni fatte della preside della più grande scuola della sua città, in un gruppo Facebook chiuso di dirigenti scolastici, con circa 4mila iscritti in tutta Italia.

La preside Brandoni, che dirige la scuola di Osimo dal 2020 dopo altri incarichi in istituti della provincia ed esperienze di insegnamento all’estero, fa parte di un nutrito gruppo di dirigenti della provincia di Ancona che si sta organizzando per trovare un modo, legale, che permetta di non sottostare all’obbligo di controllare il Green pass di insegnanti e personale Ata. I dirigenti in questione hanno già chiesto un incontro con l’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini, che li ascolterà a giorni. “Io non controllerò proprio nessuno. Sono io stessa senza green pass e non lo avrò nemmeno a settembre. Disobbedienza civile“, ha scritto sul gruppo Facebook, tra le altre cose, la preside Brandoni.

Dura, nei confronti della dirigente, la posizione del virologo Roberto Burioni che ha twittato un messaggio al veleno: “Se lunedì mattina la professoressa Milena Brandoni, “preside in trincea” che dice pericolose bugie sui vaccini, venisse licenziata in tronco (so che non è possibile, è solo una fantasia) io sarei molto più tranquillo nel fare frequentare a mia figlia una scuola statale”.

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