Temperature roventi e incendi fuori controllo in Grecia e Turchia: le fiamme divampano a Rodi, nel Peloponneso e sulla costa meridionale turca

Emergenza incendi in Grecia e Turchia, le temperature roventi complicano ulteriormente la situazione
MeteoWeb

Prosegue l’emergenza incendi in Grecia e Turchia.
I vigili del fuoco greci stanno ancora tentando di spegnere due grandi roghi, uno divampato sull’isola di Rodi e l’altro nel nord-ovest del Peloponneso, mentre la colonnina di mercurio continua a salire, oltre i +40°C. Secondo le stime dell’Osservatorio di Atene, che si basa sulle immagini del satellite ambientale europeo Sentinel -2, più di 3.000 ettari di pinete e uliveti sono bruciati ad Achaia, vicino a Patrasso, nella penisola del Peloponneso. Il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente, perché l’incendio, divampato sabato, non è ancora del tutto sotto controllo, hanno precisato i servizi meteorologici all’agenzia greca ANA.
L’ondata di caldo che ha colpito la Grecia ha inaridito la vegetazione favorendo gli incendi e complicando il già difficile il lavoro dei soccorritori. Il servizio meteorologico ha previsto temperature da +40°C a +42°C sulle isole e da +41°C a +43°C sulla terraferma, con massime da +44°C a +45°C nel Peloponneso e in Tessaglia.

Nella vicina Turchia, è salito a 8 il bilancio delle vittime degli incendi che stanno devastando la costa meridionale da quasi una settimana: sono 129 i roghi individuati in 35 distretti, tra cui le province di Antalya, Mugla, Manavgat e Marmaris. In base a quanto dichiarato dal ministro dell’Ambiente Bekir Pakdemirli 122 sono sotto controllo, ma i roghi continuano a creare timori nelle 32 città colpite.
Al momento solo 4 aerei e 17 elicotteri sono impegnati in una lotta contro il tempo per arginare le fiamme, si contano 507 feriti in totale, 497 dei quali sono stati dimessi, e sono state curate per problemi respiratori 186 delle persone evacuate dai villaggi circondati dalle fiamme.

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