Il governo e’ al lavoro per mettere a punto il decreto per la mitigazione delle bollette di luce e gas, anche se permangono incertezze sui tempi di approvazione del provvedimento. Quasi sicuramente il decreto verra’ approvato nel Cdm di domani in modo da permettere all’Arera – una volta approvato il decreto con i fondi anti-rincari – di definire le tariffe di luce e gas per il trimestre ottobre-dicembre. La cifra stanziata dovrebbe essere di circa 3 miliardi di euro, necessari ad evitare una stangata per i cittadini (senza intervento ci sarebbero aumenti del 40% della luce e del 30% del gas).
L’intervento sara’ strutturato sulla falsa riga di quello di fine giugno, anche se sara’ maggiore rispetto agli 1,2 miliardi di allora. Le risorse arriveranno dai soldi recuperati nelle pieghe del bilancio e dalle aste di CO2 e serviranno per tagliare gli oneri di sistema. Sara’ ampliato anche il bonus sociale per aiutare i nuclei familiari meno abbienti. Nella legge di bilancio invece verra’ inserita la riforma della bolletta con un passaggio della copertura degli oneri di sistema sulla fiscalita’ generale.
Ma l’allarme sulle bollette non e’ solo italiano. Oggi si e’ tenuto in Slovenia un consiglio informale tra i Ministri dell’energia in cui si e’ parlato della questione. “Nelle prossime settimane verra’ presentato un toolbox di misure conformi alle regole Ue che gli Stati membri possono usare da subito per intervenire sull’aumento dell’Energia” e tra queste ci sono “il supporto ai consumatori vulnerabili”, ha annunciato la Commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, nella conferenza stampa al termine del Consiglio informale tra Ministri dell’Energia. La commissaria ha citato anche “misure che non verranno attivate nelle prossime settimane, ma che possono comunque essere molto utili” come “la promozione dell’autoconsumo o delle comunita’ energetiche e l’introduzione di accordi di consumo su larga scala”. “Quello che vediamo – ha concluso – e’ che le fonti rinnovabili ora stanno offrendo i prezzi migliori ai consumatori”. “Vediamo che le ragioni per l’aumento nei prezzi dell’energia all’ingrosso – ha aggiunto Simson – sono principalmente globali, e dunque comuni a tutti gli Stati membri, ma i consumatori privati nell’Ue potrebbero percepire un diverso impatto perche’ i prezzi all’ingrosso rappresentano in media solo un terzo della bolletta” sulla quale vanno a pesare “anche le tasse e altri elementi“.