I circa 90 ghiacciai nel Parco Nazionale del Gran Paradiso hanno perso circa il 65% della loro superficie in meno di due secoli, passando da circa 88 chilometri quadrati a meno di 30 chilometri quadrati: è quanto emerge dal monitoraggio condotto nell’ambito della quinta e ultima tappa della Carovana dei ghiacciai, promossa da Legambiente.
Quest’anno sono stati monitorati il Ghiacciaio della Capra, nel versante piemontese, e i tre principali ghiacciai della Valnontey in Valle d’Aosta ovvero Tribolazione, Grand Croux e Money: il ghiacciaio della Capra ha registrato nel 2018 il collasso di una grotta glaciale che ha determinato un arretramento dello stesso di ben 110 metri; il fronte del Ghiacciaio della Tribolazione si è ritirato di 1.830 metri ed innalzato di 870 metri di quota, quello del Ghiacciaio di Grand Croux si è ritirato di due chilometri ed innalzato di 670 metri di dislivello, quello del Ghiacciaio di Money si è ritirato di 1.500 metri ed innalzato di 650 metri.
“Quest’ultima tappa ha voluto condensare quella che è la vision della campagna: una lettura e un’interpretazione a tutto tondo del mondo dei ghiacciai, da tradurre in una molteplicità di messaggi per ‘colpire’ e rendere più reattivo il nostro Paese,” dichiara Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente. “Stimoli che vorremmo utili a scuotere le coscienze per una maggior consapevolezza, ma soprattutto con l’obiettivo di indurre azioni concrete e repentine di contrasto ai cambiamenti climatici“.