L’isola La Palma, alle Canarie, continua a tremare a causa dello sciame sismico che si sta verificando sotto il vulcano Cumbre Vieja, nel settore meridionale dell’isola, e il magma è arrivato a sfiorare la superficie. Nel corso della notte passata, in circa 12 ore, l’Istituto Geografico Nazionale (IGN) della Spagna ha registrato oltre 200 eventi sismici. In questo arco di tempo, si sono verificati 5 terremoti ad 1km di profondità, con una magnitudo massima di 2.1, e altri di 2-3km, principalmente a Fuencaliente ed El Paso.
Il terremoto di maggiore intensità della notte è stato di magnitudo 3.1: si è verificato alle 6:15 a El Paso a 9km di profondità ed è stato avvertito dalla popolazione. Le scosse hanno avuto una profondità compresa tra 19km e 1km.
Carmen López, direttrice dell’Osservatorio Geofisico Central dell’IGN, ha spiegato al giornale spagnolo El Diario che i terremoti registrati durante la notte ad 1km di profondità, nel contesto dello sciame sismico del Cumbre Vieja, “sono in fase di revisione, ma alcuni rimarranno a questa profondità, tra 1km e 2km, e altri potrebbero passare a 6km”. “Lo sciame sismico si sta spostando e stanno apparendo deformazioni che già sono state registrate dalla Rete Geodesica. È in corso un processo di intrusione, per il quale bisogna eseguire un monitoraggio continuo, valutando giorno per giorno e momento per momento”, ha aggiunto López.
Nemesio Pérez, coordinatore scientifico dell’Istituto Vulcanologico delle Canarie (Involcan), ha spiegato a El Diario che quello che sta succedendo “è un processo di intrusione magmatica, più o meno simile ai precedenti. Vedremo come evolve, perché i processi di intrusione magmatica di solito nell’80% rimangono nel sottosuolo e nel 20% il magma arriva in superficie, generando un’eruzione vulcanica. Il 20% non è un dato trascurabile, ma dovremo vedere come evolve questo sciame per sapere se ci muoviamo nell’80% o nel 20%. Evidentemente, La Palma avrà un nuovo processo vulcanico perché stiamo parlando del vulcano Cumbre Vieja, il più attivo delle Canarie, con 7 eruzioni storiche negli ultimi 600 anni. È relativamente giovane, quindi è ancora in costruzione, ma non sappiamo quando si produrrà questo processo”, ha spiegato Pérez.
“Sapere quando un vulcano entra in eruzione non è un compito facile, anche se si può prevedere con alcuni giorni di anticipo, se si realizza tutto il lavoro sufficiente per il monitoraggio dell’attività vulcanica. Stiamo facendo tutti gli sforzi necessari per realizzare un buon lavoro di monitoraggio e allertare precocemente la popolazione”, ha aggiunto Pérez.
Dopo l’incremento dell’attività sismica a partire da sabato 11 settembre, il Piano di Emergenze Vulcaniche delle Canarie (Pevolca) ha attivato il livello giallo per rischio vulcanico nel sud dell’isola, in particolare per le località di Fuencaliente, Los Llanos de Aridane, El Paso e Mazo. Si tratta di un’allerta emanata in maniera precauzionale e dovuta all’aumento dell’attività sismica. Con il livello giallo, si intensificano le informazioni alla popolazione, le misure di sorveglianza e il monitoraggio dell’attività vulcanica e sismica. Al livello attuale, l’attività non implica un aumento del rischio per la popolazione, che comunque deve stare in allerta per qualsiasi novità da parte delle autorità.
Cumbre Vieja, un vulcano a scudo di 2.426 metri di altezza, si trova nel sud dell’isola La Palma. Ha eruttato l’ultima volta nel 1971 ed è considerato uno dei vulcani più attivi delle Canarie. Chissà se a La Palma succederà lo stesso di quanto si è verificato in Islanda, con il vulcano Fagradalsfjall. Dopo settimane caratterizzate da un intenso sciame sismico, con decine di migliaia di scosse, alla fine il vulcano ha eruttato il 19 marzo e l’eruzione è ancora in corso, come testimonia questa immagine.