Il passaporto vaccinale giapponese sarà diverso dal Green pass adottato in Italia e in altri paesi europei: la sua mancanza non potrà impedire l’ingresso a scuola o al lavoro, mentre invece consentirà di accedere a sconti e servizi extra negli esercizi commerciali. E’ quanto emerge da una bozza di piano elaborata dal governo nipponico, di cui dà notizia oggi l’agenzia di stampa Kyodo. Il Giappone al momento emette passaporti vaccinali esclusivamente per i viaggi oltrefrontiera e non è ancora in funzione all’interno del paese. Tuttavia il governo intende adottarlo prima della fine dell’anno. Nella bozza di piano, che sarà presentata non prima di giovedì alla task force governativa, si prevede un meccanismo premiale per chi è in possesso del passaporto vaccinale che permetterà – a discrezione degli operatori di esercizi commerciali – di applicare sconti e di fornire servizi extra. Quello che, invece, non dovrà accadere secondo questo piano è un utilizzo discriminatorio del documento: la sua assenza non potrà essere motivo di esclusione da scuole o dalla possibilità di accedere ai luoghi di lavoro. Inoltre le imprese non potranno applicare a coloro non in possesso del lasciapassare “prezzi esorbitanti“. Il documento dovrà essere emesso dai comuni gratis e dovranno contenere la dichiarazione di piena vaccinazione contro il Covid-19 con la data, i dati anagrafici e il numero di passaporto.
In Giappone al momento ha ricevuto il vaccino (almeno con la prima dose) il 58% dell’intera popolazione del Paese, ed è vaccinato con entrambe le dosi il 47% dei cittadini. Una percentuale di gran lunga inferiore rispetto a quella dell’Italia e di tutti i principali Paesi europei.