Il Governo lavora a misure contro il rincaro delle bollette: stanziamento straordinario di almeno 3 miliardi per limitare gli aumenti

Il governo è al lavoro per una modifica "strutturale" del metodo di calcolo delle bollette per evitare in futuro aumenti causati dall'impennata dei prezzi delle fonti energetiche
MeteoWeb

Il mercato dell’energia sta registrando un trend al rialzo dei prezzi di gas ed energia elettrica che dallo scorso luglio ha assunto livelli record. Tra circa due settimane, e cioè l’1 ottobre, si saprà con certezza quanto pagheremo di piu’ per le bollette. Sara’, infatti, l’Arera, l’Autorità per l’Energia, a stabilire nel suo aggiornamento trimestrale di quanto sarà l’aumento. Secondo l’allarme lanciato dal Ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani, potrebbero arrivare a 100 euro l’anno per la luce e a 400 euro per il gas.

Il governo e’ al lavoro per una modifica “strutturale del metodo di calcolo delle bollette per evitare in futuro aumenti causati dall’impennata dei prezzi delle fonti energetiche, in particolare del gas. E ha intenzione di stanziare intorno a 3 miliardi di euro per evitare il rincaro della bolletta nel quarto trimestre. Lo ha annunciato a Radio Anch’io il Ministro Cingolani. “Bisogna ragionare su come viene costruita la bolletta” energetica “e qui va un po’ riscritto il metodo di calcolo. Lo stiamo facendo in queste ore. Stiamo lavorando. C’e’ da mettere in piedi un intervento strutturale perche’ sono aumenti che rimarranno in bolletta per cui bisognera’ lavorare sulla parte strutturale“, ha spiegato. “E’ sotto gli occhi di tutti che il gas stia aumentando in maniera costante, essendo la materia prima per produrre elettricita’ e noi ne avremo un effetto importante sulla bolletta. Circa l’80% degli aumenti provengono dal gas. C’e’ da mitigare innanzitutto il trimestre perche’ a fine mese il trimestre chiude e avremo i numeri precisi ma sappiamo che l’aumento e’ importante e questo succede in tutto il mondo e in tutta Europa perche’ e’ un mercato globale“, ha detto.

Alla domanda sullo stanziamento di 3 miliardi per evitare l’aumento, Cingolani ha risposto: “quello e’ nell’immediato, esattamente come abbiamo fatto lo scorso trimestre, ma la questione strutturale e’ diversa, bisogna ragionare su come viene costruita la bolletta. Va riscritto il metodo di calcolo”. Poi Cingolani ha sottolineato che “la vera cosa importante e’ accelerare il nostro processo di installazione delle rinnovabili e cosi’ ci sganciamo il piu’ rapidamente possibile dal costo del gas. Il decreto semplificazioni – ha spiegato – ha fatto un lavoro enorme. Noi stimiamo di scendere da 1.200 giorni, il tempo medio di autorizzazione per un impianto, a circa un quinto”.

Il governo, dunque, è al lavoro su un provvedimento per fronteggiare il rincaro delle bollette energetiche ma le misure non saranno oggi sul tavolo del Consiglio dei Ministri dedicato esclusivamente all’estensione del Green Pass al mondo del lavoro, secondo quanto si apprende da fonti dell’esecutivo al termine della riunione del Premier Mario Draghi con i Ministri Roberto Cingolani e Daniele Franco. Gli interventi con cui arginare gli aumenti sono ancora allo studio, per questo il governo potrebbe necessitare ancora di qualche giorno prima di attuare un intervento strutturale. Il provvedimento dovrebbe passare non da un taglio dell’Iva, come sostenevano rumors circolati nelle ultime ore, bensì dallo stop agli oneri di sistema.

Per intervenire, c’è tempo fino al 30 settembre.

Condividi