L’intesa tra Cina e Russia si stringe puntando alla Luna: l’International Lunar Research Station entro il 2036

L'International Lunar Research Station servirà come base lunare stabile per esperimenti scientifici e sarà costruita sulla superficie lunare o in orbita lunare
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L’umanità ha il progetto ambizioso di ritornare sulla Luna ma questa volta per restarci. Nella nuova corsa alla Luna, nel 2021, Cina e Russia hanno delineato accordi ed intenti per il futuro dell’esplorazione spaziale.  Il progetto piu’ ambizioso e’ certamente l’International Lunar Research Station (ILRS), una base lunare pianificata ed attualmente in fase di sviluppo da parte dell’Agenzia Spaziale Russa, Roscosmos, e della China National Space Administration (CNSA). L’ILRS servira’ come base lunare stabile per esperimenti scientifici e sara’ costruita sulla superficie lunare o in orbita lunare; sara’ in grado di svolgere attivita’ di ricerca scientifica multidisciplinare e sara’ un test di verifica tecnica sulle capacita’ di funzionamento autonomo a lungo termine di una struttura cosi’ lontana dalla Terra. Le dichiarazioni di Roscosmos e CNSA sottolineano che il progetto sara’ “aperto a tutti i Paesi interessati e partner internazionali”.

A proposito di partner internazionali, il progetto parallelo e in stato piu’ avanzato e’ quello del Lunar Gateway, la stazione spaziale in orbita lunare negli obiettivi di NASA, Agenzia Spaziale Europea (ESA), Agenzia Spaziale Canadese (CSA) e Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA). La costruzione del Lunar Gateway dovrebbe avere inizio a settembre 2024, con la missione Artemis 3 della NASA. La Russia sembra pero’ essersi allontanata per ora da questo progetto definito troppo “USA-centrico” dallo stesso amministratore della Roscosmos, Dmitry Rogozin.

Nel marzo 2021, Cina e Russia hanno firmato il memorandum d’intesa tra il governo della Repubblica Popolare Cinese e il governo della Federazione Russa in merito alla cooperazione per la costruzione della Stazione di Ricerca Lunare Internazionale, ILRS. Redatta congiuntamente da Russia e Cina, la Dichiarazione sulla Stazione Internazionale di Ricerca Lunare chiarisce i principi generali, le modalita’ di partecipazione e le linee guida per le attivita’ della futura ILRS. La consultazione internazionale della Dichiarazione sulla Stazione Internazionale di Ricerca Lunare e’ un’aspettativa comune della comunita’ internazionale e una parte importante del processo di costante cooperazione Cina-Russia sulla ILRS. Il 16 giugno 2021, Roscosmos e China National Space Administration (CNSA) hanno tenuto una sessione congiunta a San Pietroburgo, sotto gli auspici della Global Space Exploration Conference (GLEX 2021), dedicata alla presentazione della roadmap per la creazione dell’International Lunar Research Station. Il 27 settembre 2021 si e’ tenuto a Zhuhai, provincia meridionale costiera del Guangdong in Cina, un workshop a porte chiuse sulla Stazione Internazionale di Ricerca Lunare, ospitato congiuntamente dalla CNSA e dalla Roscosmos. A questo incontro hanno partecipato anche esperti provenienti da Italia, Francia, Paesi Bassi, Germania, Malesia, Thailandia, nonche’ l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari spaziali, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Asia-Pacific Space Cooperation Organization (APSCO).

La Dichiarazione sulla Stazione Internazionale di Ricerca Lunare servira’ come un importante documento per la cooperazione di follow-up, che sara’ presentata al mondo al 72 Congresso Astronautico Internazionale a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, nell’ottobre 2021. La Fase 1 del progetto dell’International Lunar Research Station e’ gia’ iniziata. Si tratta di una fase di ricognizione, che si svolgera’ dal 2021 al 2025, con missioni destinate alla selezione del sito sulla superficie lunare, alla progettazione della stazione stessa e alla verifica della tecnologia per un atterraggio morbido, sicuro e di alta precisione. La prima missione di questa fase e’ stata proprio la cinese Chang’e 4, lanciata il 7 dicembre 2018 dal Centro Spaziale di Xichang tramite il razzo vettore Lunga Marcia 3B. L’allunaggio del lander e’ avvenuto il 3 gennaio 2019 con il rilascio del rover Yutu 2, mentre la prossima e’ prevista per maggio 2022 con il lander russo Luna 25 (Luna-Glob lander), con l’obiettivo di scendere nel cratere Boguslawsky situato nella parte sud-orientale della faccia visibile della Luna.

Dal 2026 al 2035 si svolgera’ la Fase 2 di costruzione della ILRS. Gli obiettivi di questa fase sono la verifica della tecnologia per il centro di comando, la raccolta di campioni di suolo lunare da riportare a Terra, la consegna del carico in orbita, l’atterraggio morbido e l’inizio delle operazioni congiunte tra CNSA e Roscosmos.

L’utilizzo vero e proprio dell’International Lunar Research Station si avra’ a partire dal 2036 con la Fase 3. Avra’ qui inizio l’esplorazione lunare vera e propria con equipaggio, il completamento dell’ILRS, la sua espansione ed il mantenimento dei moduli che saranno gia’ presenti. Sul fronte dell’esplorazione spaziale, l’International Lunar Research Station e’ il primo vero progetto di cooperazione tra Russia e Cina. Quest’ultima ha, fino ad ora, ripercorso in solitaria tutte le tappe che Stati Uniti ed Unione Sovietica svolsero durante la “corsa allo Spazio” degli anni ’50-’70. I risultati ad oggi sono stati innegabili con la costruzione in completa autonomia di sonde, capsule, lanciatori, tute, stazioni spaziali, fino ai successi delle missioni Chang’e sulla Luna e della Tianwen-1 atterrata su Marte. La Russia d’altro canto partecipa ormai da decenni agli sforzi internazionali nell’esplorazione dello Spazio, in particolare con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Fino all’arrivo delle capsule cinesi e di SpaceX, la Russia ha anche detenuto, con le sue Sojuz, il monopolio mondiale sulla tecnologia di lanciatori e capsule per il viaggio nello Spazio con equipaggio, fin dal 21 luglio 2011, la fine dell’era dello statunitense Space Shuttle.

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