Il filosofo Massimo Cacciari è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
In riferimento all’obbligo vaccinale, Cacciari ha affermato: “Almeno è caduta l’ipocrisia dietro alla quale si nascondevano i vari Salvini. L’obbligo già c’è se vuoi vivere una vita decente, quindi non cambia nulla, ma almeno adesso con l’obbligo vaccinale chi obbliga si assume tutta la responsabilità delle conseguenze su ciò che ha obbligato. Nessuno che non sia idiota può contestare l’utilità del vaccino, il problema è culturale-giuridico e riguarda il fatto che l’obbligatorietà di un trattamento sanitario può essere attuata laddove sia del tutto preservata la dignità della persona. La dignità della persona riguarda la trasparenza e chiarezza di informazione e il fatto che questo trattamento deve essere accertato che non abbia alcuna conseguenza sulle condizioni di salute di chi è soggetto a questo trattamento. E’ evidente che non c’è alcuna chiarezza di informazione e non vi può essere alcuna certezza e sicurezza, quindi razionalità vorrebbe che non venisse applicato l’obbligo. In nessuna parte del mondo del mondo civile c’è l’obbligo per i giovani. Vogliono andare avanti così? Se ne assumeranno le responsabilità. Ricevo centinaia di mail di scienziati e medici che sostengono le mie stesse posizioni, ma non parlano perché sono terrorizzati visto il clima che si è creato. Gli scienziati del governo dovrebbero chiarire se il vaccino può essere fatto da tutti, anche da coloro che hanno miocarditi, anche dalle donne in stato interessante. Se decidono per l’obbligo devono chiarire questo. Bisognerebbe essere molto coerenti, non con questo modo: credere, obbedire, vaccinarsi. Perché non si è fatto l’obbligo vaccinale per tutte le categorie a rischio? Sarebbe stato un provvedimento sensato. Vi pare sensato adesso, con questo grado di informazione, imporre l’obbligo per i bambini? La politica dovrebbe comportarsi in modo ragionevole e coerente, non in termini religiosi, se Draghi risponde ‘sì’ alla domanda se serve l’obbligo di vaccino questa è religione. Non siamo ancora in Cina e in Russia, ma ci stiamo arrivando”.