Le immagini dei devastanti tsunami che si sono verificati negli ultimi due decenni sono impresse nella memoria per tutta la distruzione che hanno causato. Secondo il CSIC, il Consiglio superiore delle ricerche scientifiche (un’agenzia statale spagnola dipendente dal Ministero della Scienza, Innovazione e Università), anche in Spagna potrebbe accadere qualcosa di simile.
Uno studio del CSIC pubblicato sulla rivista Scientific Reports ha analizzato la faglia nel Mare di Alboran, ed è stato scoperto che la sua geologia ha la capacità di generare onde di oltre 6 metri che colpirebbero le coste andaluse. Lo studio suggerisce inoltre che questa faglia ha un salto verticale fino a 5,4 metri che potrebbe generare un terremoto magnitudo 7.
Ferran Estrada, ricercatore principale di questo studio, ha assicurato che “potrebbe succedere in qualsiasi momento” anche se questo non può essere definito con certezza. Inoltre, è stato scoperto che nel Mare di Alboran, spinto ogni anno dall’Africa di 4 millimetri, ci sono molte altre faglie di cui non è noto se siano in grado di generare tsunami.
Gli tsunami che potrebbero verificarsi nel Mare di Alboran sarebbero piuttosto ridotti rispetto a quelli che hanno devastato Indonesia, Thailandia e Giappone. Tuttavia, quando è stato dato l’allarme di onde di oltre 30 metri, c’è stato abbastanza tempo per evacuare parte della popolazione.
La situazione del Mare di Alboran e della faglia relativa non consentirebbe tanto tempo di reazione quanto gli eventi oceanici: “Questi sono episodi troppo veloci perché gli attuali sistemi di allarme rapido funzionino con successo“, ha affermato Estrada.
Le previsioni, basate su un modello matematico della deformazione del fondale marino, suggeriscono che gli tsunami di sei metri causati dalla faglia Nel Mare di Alboran potrebbero raggiungere le coste andaluse e marocchine in 20 minuti o poco più di mezz’ora.
Queste grandi masse d’acqua, a seconda delle loro dimensioni e della loro traiettoria, potrebbero devastare l’area di Campo de Dalías e la città di Balerma in Almeria. Potrebbero anche arrivare a Malaga.
Come misura preventiva, il ricercatore raccomanda l’affissione di cartelli con le indicazioni per la popolazione presente delle aree dove potrebbero verificarsi tsunami. D’altra parte, l’esperto sottolinea che è “consigliabile spostarsi nell’entroterra il prima possibile” se si osserva che il mare si sta ritirando verso l’interno.