Si fa sempre più critica la situazione siccità nel Cuneese e a risentirne sono soprattutto colture e alpeggi. I torrenti Maira e Gesso sono fra le zone piu’ colpite dalla carenza idrica. La segnalazione della Provincia e’ stata inoltrata anche alla Regione Piemonte. “E’ gia’ iniziato anche un confronto con i numerosi consorzi irrigui della Granda – spiega il presidente della Provincia Federico Borgna – e con l’associazione Acque Irrigue Cuneesi. Ad agosto si e’ lavorato per applicare le disposizioni regionali sulle condizioni di ammissibilita’ a regimi particolari di rilascio delle acque per il mantenimento del deflusso minimo vitale. E’ stata anche incaricata Arpa Piemonte di valutare le portate e le condizioni dei torrenti, anche per la gestione idraulica delle concessioni di derivazioni”.
Con i Consorzi irrigui locali sono gia’ state convocate alcune riunioni. “Servono colture diversificate – prosegue Borgna – che richiedano meno impiego di acqua. Poi si deve ragionare su nuovi invasi e anche una migliore razionalizzazione dell’uso dell’acqua potabile. Occorre prendere atto che il cambiamento climatico avra’ conseguenze anche sulle condizioni delle nostre montagne dove i nevai si assottigliano sempre di piu’ e la pesante siccita’ rischia di non consentire piu’ gli alpeggi prolungati per le mandrie. Gli uffici della Provincia registrano cambiamenti sul fronte della biodiversita’ animale e vegetale: per la prima volta hanno riscontrato importanti carenze di acqua nelle falde profonde di alcuni pozzi”.