Con l’introduzione del Green Pass obbligatorio per tutti i lavoratori, del pubblico e del comparto privato, dal 15 ottobre prossimo le carceri e strade italiane potrebbero trovarsi senza migliaia di poliziotti.
Lo scorso 3 settembre il Viminale ha reso noto che il 20% degli operatori di polizia ha deciso di non farsi inoculare il siero anti-Covid: se in precedenza gli effetti erano limitati all’esclusione dalle mense, ora si pone il problema non solo della multa ma anche della sospensione, con tanto di blocco dello stipendio (salvo tampone ogni due giorni).
Secondo Il Giornale lo scenario si prospetterebbe per circa 21mila agenti. “Ad oggi siamo intorno ai 76.600 vaccinati a fronte di 98mila poliziotti,” ha spiegato al quotidiano Fabio Conestà, segretario generale del Mosap. “Non possiamo permetterci che venga distratto personale dal servizio di controllo del territorio. Gli organici sono già carenti: il numero di operatori è esiguo e un’eventuale riduzione causa green pass creerebbe parecchi problemi“.
Secondo Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, “sono ben 13mila, più di un terzo, gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che non si sono ancora sottoposti neppure alla prima dose – ha dichiarato a Il Giornale – Cosa succederebbe in caso di sospensioni dal servizio?“. De Fazio elenca pericoli per la “tenuta della sicurezza“, in un sistema carcerario “già in gravissima emergenza“.
Decreto Green Pass: dal 15 ottobre al 31 dicembre sarà obbligatorio per tutti i lavoratori pubblici e privati
Lo scorso 16 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto per l’estensione del Green Pass a tutti i lavoratori, del pubblico e del comparto privato. Il decreto è composto da otto articoli e sei pagine. Il provvedimento entrerà in vigore il 15 ottobre e sarà valido fino a fine anno.
“Dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine prevenire la diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2, al personale delle amministrazioni pubbliche, al personale delle Autorità amministrative indipendenti, ivi comprese la Commissione nazionale per la società e la borsa e la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, della Banca d’Italia, nonché degli enti pubblici economici e degli organi di rilievo costituzionale, ai fini dell’accesso nei luoghi in cui svolgono l’attività lavorativa, è fatto obbligo di possedere e di esibire, su richiesta, la certificazione verde COVID-19”, si legge all’art. 1. “La disposizione si applica altresì a tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o formativa presso le amministrazioni, anche sulla base di contratti esterni”.