Una violenta scossa di terremoto magnitudo 7 ha colpito il Messico alle 01:47 UTC (03:47 ora italiana). L’Istituto geofisico statunitense USGS ha localizzato il sisma alle porte di Acapulco, località balneare sulla costa pacifica nello Stato di Guerrero, ad una profondità di circa 20 km.
Il governatore dello Stato di Guerrero, Hector Astudillo, ha reso noto che vi è una persona deceduta per la caduta di un palo a Coyuca de Benitez.
Il presidente del Messico Lopez Obrador ha affermato che nello Stato di Guerrero non si sono rilevati “danni maggiori“, solo caduta di pietre e danni a strade e recinzioni. Danni simili sono stati segnalati a Morelos, Oaxaca, Puebla, e anche a Città del Messico: con l’attivazione dell’allerta centinaia di persone hanno abbandonato le case e sono scese in strada.
Il sindaco della capitale ha segnalato interruzioni di corrente elettrica ma la rete dei trasporti pubblici ha continuato a funzionare.
La scossa è durata meno di un minuto.
A seguito della scossa il National Tsunami Warning Centre americano aveva lanciato l’allarme per la possibilità di un’onda anomala sulla costa pacifica di Guerrero. L’allarme è stato poi revocato.
Il precedente forte terremoto in Messico, magnitudo 7.1, risale al 19 settembre 2017, quando sono morte 369 persone. Nel 1985 un sisma di magnitudo 8.2 ha causato la morte di 10mila persone e circa 30mila sono rimaste ferite.