A fine mese, i leader globali si riuniranno per la COP26 a Glasgow per discutere le modalita’ per ridurre le emissioni a livello globale e contrastare il riscaldamento globale. Ma ci sono 15 Paesi che puntano a incrementare la produzione di petrolio, gas e carbone, secondo un rapporto dell’Onu. Tra questi, Russia, Norvegia, Stati Uniti, Cina, Arabia Saudita, Canada e India vorrebbero aumentare l’offerta di fonti energetiche tradizionali nel prossimo decennio senza considerare gli impegni presi con l’Accordo di Parigi.
Entro il 2030, spiega il rapporto, questi Paesi puntano a produrre il 240% in piu’ di carbone, il 57% in piu’ di petrolio e il 71% di gas naturale rispetto a quanto sarebbe necessario per limitare il riscaldamento a 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali, obiettivo dell’Accordo di Parigi.
A livello globale, si registra un rialzo dei prezzi dell’energia, la cui domanda e’ inferiore all’offerta a causa della pandemia e dalla drastica diminuzione degli investimenti per raggiungere i target di decarbonizzazione. La mancanza di energia ha causato livelli record per il prezzo del gas.