Il calvario di Cristian Resina: il 24enne vaccinato con Pfizer lotta con problemi di salute da due mesi

Cristian Resina è un giovane di 24 anni che da due mesi lotta con gli effetti collaterali del vaccino anti-Covid
MeteoWeb

Dopo 50 giorni da praticamente invalido e 600 euro spesi comincio a uscirne”. Cristian Resina, il 24enne di Catania che aveva deciso di raccontare a MeteoWeb il suo calvario dopo la vaccinazione anti-Covid, vede finalmente la luce in fondo al tunnel di un incubo iniziato il 16 agosto, giorno in cui ha ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer.

Cristian godeva di ottima salute prima di vaccinarsi, cosa che è stato obbligato a fare per poter continuare gli studi all’università. “Dopo 50 giorni da praticamente invalido e 600 euro spesi comincio a uscirne. Perché ho fatto di testa mia. I medici mi hanno abbandonato dicendo fosse ansia, invece dalla risonanza magnetica che ho voluto fare è emerso il problema e ora stanno cominciando a prendermi sul serio e a confermare la correlazione col vaccino”. Dalla sera della vaccinazione, “è cominciato un calvario dal quale ne sto uscendo solo oggi, si spera: vertigini e senso di sbandamento quando cammino praticamente h24, senso di stordimento come se fossi ubriaco anche esso h24, stanchezza immensa al minimo sforzo (15 giorni prima mi allenavo in palestra con 40 gradi). Inizialmente venivo invitato dal medico di famiglia a non fare approfondimenti in quanto fosse ansia e a suo avviso dovevo fare seconda dose. Stando male chiamo all’hub vaccinale, loro stessi si rifiutano di farmi la seconda dose dopo quello che stavo ancora avendo. Stando ancora male approfondisco il tutto tramite specialisti e risonanze magnetiche: ho speso in totale oltre 600 euro per curarmi e sentirmi dire che fosse ansia. La risonanza magnetica ha poi evidenziato forti stati infiammatori alla cervicale e i medici da allora mi stanno prendendo sul serio e pian piano ne sto venendo fuori, dopo 50 giorni. Ho messo in standby la mia vita, infatti non sto ancora potendo riandare all’università, tra l’altro dopo tutto quello che ho passato e dopo che loro non mi hanno voluto fare seconda dose non ho ancora il Green Pass”, racconta il giovane.

Nel primo articolo che abbiamo pubblicato sulla sua testimonianza, Cristian aveva voluto mantenere l’anonimato ma dopo tutte queste settimane di sofferenza, ci ha tenuto a far conoscere anche il suo nome. Cristian ha creato un gruppo Whatsapp, che riunisce “ragazzi che hanno reazioni avverse al vaccino e stanno praticamente vivendo un incubo, tutti. Siamo abbandonati dalla sanità che ci etichetta come ansiosi psicosomatici. Nessuno ci cura. Nessuno ci sa curare. Psicologicamente è devastante e ci stiamo facendo forza a vicenda mentre per i medici siamo ansiosi. Noi viviamo un incubo e vogliamo solo tornare a vivere. In tv continuano a parlare di no vax pentiti. Chiedo che questa cosa possa fare il giro, autorizzando a mettere il mio nome e cognome e anche foto e far aprire gli occhi a questi cialtroni”, denuncia il giovane.

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