Una grande quantità di pomice, proveniente dall’eruzione di un vulcano sottomarino, ha raggiunto le coste del Giappone.
Di seguito l’immagine scattata dal satellite Sentinel-2 (missione sviluppata dall’ESA nell’ambito del programma Copernicus) il 26 ottobre, in cui sono nettamente visibili quantità significative di pomice.
I ciottoli hanno intasato dozzine di porti e danneggiato pescherecci lungo le coste più meridionali del Paese.
Il vice segretario di gabinetto Yoshihiko Isozaki ha dichiarato venerdì che la pomice ha raggiunto 11 porti di Okinawa e altri 19 nella prefettura di Kagoshima, sull’isola più meridionale del Giappone di Kyushu, e ha costretto il governo centrale a istituire una task force.
Il governatore di Okinawa Denny Tamaki ha affermato che c’è stato un “enorme impatto sulle industrie della pesca e del turismo, nonché sull’ambiente“.
L’operazione di bonifica è in corso: in un porto nel villaggio di Kunigami, sull’isola principale di Okinawa, circa 10 tonnellate di pomice vengono rimosse ogni giorno da enormi escavatori. Un funzionario del governo prefettizio ha affermato che l’operazione “senza precedenti” potrebbe richiedere da 2 a 3 settimane per essere completata.
La pomice proviene dal vulcano sottomarino Fukutoku-Okanoba, a centinaia di chilometri di distanza nella catena di isole Ogasawara, che ha eruttato a metà agosto. Le isole si trovano a circa mille km a sud di Tokyo.