Una delle comete più studiate è sicuramente 67P/Churyumov-Gerasimenko: la sonda Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea l’ha raggiunta nell’agosto del 2014 e ha anche inviato il suo lander Philae sulla sua superficie. In totale, la sonda ha viaggiato con la cometa per 2 anni.
Ora la cometa 67P/C-G si sta avvicinando alla Terra, diventando ogni giorno più luminosa. Il massimo avvicinamento è previsto l’11-12 novembre 2021, ma il nostro pianeta non corre alcun pericolo: nel punto più vicino, la cometa passerà a più di 61 milioni di km dalla Terra, tra le orbite del nostro pianeta e di Marte. Sarà l’avvicinamento maggiore di 67P dei prossimi 193 anni, fino al 16 novembre 2214.
La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko
67P/Churyumov-Gerasimenko è una cometa ordinaria, con un’orbita stretta attorno al Sole. Gli astronomi sovietici Klim Ivanovych Churyumov e Svetlana Ivanovna Gerasimenko l’hanno scoperta il 22 ottobre 1969. Impiega solo 6,43 anni per completare un’orbita intorno al Sole, cosa che la rende un bersaglio attraente per i veicoli spaziali. Il suo nucleo è largo circa 4,2 km.
Come molte delle piccole comete ghiacciate del nostro Sistema Solare, 67P ha due lobi distinti. Gli astronomi ritengono che le comete a doppio lobo come questa si siano formate durante le lente collisioni di detriti ghiacciati, nelle prime fasi della formazione del nostro Sistema Solare, circa 4,5 miliardi di anni fa.
Il perielio della cometa 67P – il punto più vicino al Sole – è previsto il 3 novembre, mentre l’esatto momento di massimo avvicinamento alla Terra sarà il 12 novembre 2021 alle 00:50 UTC del 12 novembre (le 01:50 ora italiana).
La visita di Rosetta
La missione Rosetta dell’ESA (prende il nome dalla Stele di Rosetta, uno strumento inestimabile per decifrare le antiche scritture egizie) è stata una missione rivoluzionaria. È stata la prima a includere un orbiter che ha accompagnato la cometa mentre sfrecciava nello Spazio per un anno prima del suo perielio di agosto 2015. La sonda è rimasta con la cometa anche per un secondo anno, dopo il perielio, quando ha ricominciato a dirigersi verso l’esterno, lontano dal Sole. Il lander della missione Rosetta è stato chiamato Philae in riferimento ad antico obelisco egizio: quando è atterrato sulla superficie di 67P il 12 novembre 2014, è diventato il primo lander ad atterrare su una cometa. Philae è atterrato tutto intero, ma è rimbalzato nella bassa gravità della cometa, ed è stato trovato un mese dopo.
Come vedere la cometa 67P
Sebbene la cometa stia gradualmente acquistando luminosità, sfortunatamente non diventerà abbastanza luminosa da poter essere vista a occhio nudo durante la sua traversata del 2021. Al suo massimo splendore sarà intorno alla magnitudine da 9 a 10, ben alla portata delle osservazioni visive con telescopi amatoriali, e un facile bersaglio per chi dispone di piccoli telescopi dotati di fotocamere.
La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko ha un fascino irresistibile: chi la osserverà, lo farà sapendo che questo pezzo di roccia e ghiaccio è stato visitato da un veicolo spaziale, inviato dall’umanità.