L’Agenzia Spaziale Europea “sta studiando un satellite, battezzato CO2, che studierà le emissioni di anidride carbonica di origine antropogenica“: lo ha annunciato Simonetta Cheli, capo dell’Ufficio Strategia, Programma e Coordinamento presso la Direzione dell’Osservazione della Terra dell’Agenzia Spaziale Europea, nel corso del suo intervento a “Il pianeta che cambia – uno sguardo dall’alto”, il live event di ESA e ASI con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, promosso in vista della prossima COP26. “I satelliti servono anche come supporto per il monitoraggio dei gas serra, stiamo lavorando come ESA alla nuova Sentinella 5-B, un satellite che guarda ai parametri dei gas serra. Il satellite si chiama CO2 e sarà una sentinella per vedere la CO2 di origine antropogenica,” ha spiegato Cheli.
“Ci sono molti esempi di immagini di disastri, inondazioni, eruzioni vulcaniche, fuochi e incendi e con i satelliti si vedono molti parametri” di queste crisi sulla Terra, ha proseguito Cheli, che ha evidenziato come, tra l’altro, i satelliti abbiano osservato “in Canada anche il picco di temperatura arrivato a 65°C” e che ha “creato situazioni di crisi e disastro“.