Mentre continua senza sosta il lavoro di monitoraggio delle squadre di tecnici, tecnologi e ricercatori dell’INGV sull’isola di Vulcano, prosegue anche l’attività delle fumarole, con i vapori che, trasportati dalle folate di vento, raggiungono anche le case, creando apprensione e disagi tra gli abitanti.
Il sindaco Marco Giorgianni ha voluto preparare isolani e vacanzieri in caso di anomalie, soprattutto per i gas. “In relazione ai fenomeni in atto sull’isola – ha spiegato il primo cittadino – si rendono note le procedure più corrette da seguire e i comportamenti da adottare in caso si osservino situazioni anomale che possano essere dovute a emissioni gassose e, quindi, a potenziali condizioni di rischio che vanno immediatamente segnalate agli Enti di competenza per le dovute verifiche. L’avviso ha scopo informativo e precauzionale per una maggiore consapevolezza di ciascuno, per cui si invita la cittadinanza a prenderne attenta visione“. Il sindaco ha precisato anche che “non si registrano, ad oggi, variazioni sullo stato di allerta vulcanica“.
Le possibili anomalie connesse alle emissioni di gas sono: presenza di animali morti senza motivi apparenti; ingiallimento e repentino appassimento di alberi e piante, o impossibilità di attecchimento e crescita di erba, colture e piante da giardino o in terreni agricoli; fuoriuscita di gas da pozzi o scavi.
“In ogni caso, e nelle more che venga effettuato il sopralluogo dei vigili del fuoco – ha aggiunto il sindaco Giorgianni – i cittadini avranno cura di adottare le seguenti misure precauzionali di autoprotezione: 1. Areare sempre i locali, chiusi da molto tempo, prima di accedervi (cantine, garage, locali tecnologici). 2. Non utilizzare locali interrati e seminterrati per attivita’ abitative, lavorative, ricreative e soprattutto per ricovero notturno. 3. Vietare l’accesso agli scantinati ai bambini o agli animali se non precedentemente ben arieggiati. 4. Ove possibile, dotare i locali interrati e seminterrati di un impianto a ventilazione forzata, per garantire un’adeguata circolazione dell’aria e impedire pericolosi accumuli di gas tossici negli ambienti chiusi. 5. Evitare la permanenza prolungata in strutture depresse, eventualmente presenti all’esterno delle abitazioni (piscine vuote, canali di raccolta delle acque, cisterne interrate, pozzi, etc.). 6. Evitare le aree prossime alle manifestazioni gassose soprattutto durante le ore notturne e in condizioni metereologiche sfavorevoli (assenza di vento, scarsa insolazione, presenza di nebbia)“.