Cop26, accordo sul Clima raggiunto a Glasgow. Alok Sharma in lacrime: “Mi scuso per il modo in cui questo processo si è svolto”

Il testo del documento appena approvato da quasi 200 Paesi, delinea come il mondo vorrà contrastare gli effetti del cambiamento climatico
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E’ stato approvato pochi minuti fa a Glasgow l’accordo per accelerare la lotta contro i cambiamenti climatici. Il presidente della Cop26, Alok Sharma, si è fatto prendere da un momento di emozione scusandosi perchè il negoziato a Glasgow si è concluso con il passaggio annacquato nella bozza sui combustibili fossili e il carbone; un’emozione, la sua, che ha provocato un applauso fragoroso e alcune standing ovation “Mi scuso per il modo in cui questo processo si è svolto“, ha detto Sharma dicendosi “profondamente dispiaciuto“. “E’ anche importante però proteggere questo pacchetto“, ha aggiunto, la voce spezzata.

Il testo finale, dunque, è stato annacquato con un compromesso nel passaggio che riguarda la fine del carbone, perché l’India è riuscita a ottenere un cambiamento all’ultimo minuto. Nonostante le perplessità e le lacrime dello stesso presidente, la proposta è passata però a beneficio del pacchetto complessivo. L’approvazione finale del testo, dopo due settimane di duri negoziati, è stata suggellata con un colpo di martello dal presidente britannico dei negoziati.

Come sancito dalla votazione condotta durante la giornata conclusiva della conferenza sul clima delle Nazioni Unite, il testo del documento, concordato da quasi 200 Paesi, delinea come il mondo vorrà contrastare gli effetti del cambiamento climatico. L’accordo giunge dopo 15 giorni di duri negoziati, estesi anche alla giornata odierna per trovare un’intesa che coinvolgesse i più importanti Paesi del mondo.

Le ultime modifiche, oggi, erano state chieste dall’India. Il delegato indiano alla Cop26 ha chiesto di modificare la formulazione della bozza di accordo sul clima. Ha chiesto che venisse utilizzata l’espressione “ridurre gradualmente” invece che “eliminare gradualmente” il ricorso all’energia derivante dallo sfruttamento del carbone. La richiesta è arrivata all’inizio della sessione finale della conferenza.

Foto Ansa

Molti paesi hanno avuto reazioni critiche nei confronti dell’India, dopo che il delegato di Nuova Delhi alla Cop 26 ha chiesto la modifica della formulazione del testo nella parte riguardante il carbone. “Molto delusi“, ha commentato il rappresentante del Liechtenstein, parlando di una scelta non ambiziosa e non in linea con l’obiettivo degli 1,5 gradi. “Ma per un bene superiore dobbiamo inghiottire questa pillola amara“. “Siamo stati messi da parte da un processo non inclusivo e non trasparente“, hanno commentato i rappresentanti messicani. “Profonda delusione” è stata espressa per conto delle Isole Marshall e “immensa delusione” da parte delle Fiji.

Greenpeace: “L’era del carbone sta comunque finendo”

Hanno cambiato una parola ma non possono cambiare il segnale che esce da questa Cop, che l’era del carbone sta finendo“: così l’associazione ambientalista Greenpeace ha commentato l’adozione nella città scozzese del patto di Glasgow, il cui testo nel passaggio dedicato alle centrali a carbone è stato cambiato all’ultimo minuto grazie all’intervento di India e Cina. “Se sei il manager di una centrale di carbone, questa Cop ti ha assicurato un brutto risultato. E’ nell’interesse di tutti i Paesi, compresi quelli che bruciano ancora carbone, passare all’energia rinnovabile pulita e i Paesi più ricchi devono fare di più per sostenere il cambiamento. Da ciò dipende il nostro futuro”.

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