Israele, il Ministro della Salute Nitzan Horowitz: “sta iniziando la quinta ondata, dobbiamo fare la quarta dose di vaccino”

Covid, Israele si appresta a somministrare la quarta dose di vaccino in meno di un anno: "sta iniziando la quinta ondata, necessaria nuova vaccinazione per tutti". Possibile estensione delle somministrazioni anche ai bambini con meno di 5 anni
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Dall’Italia in molti hanno ignorato quanto accaduto in Israele ad Agosto, quando dopo appena 4 mesi dopo la più grande vaccinazioni di massa nel mondo è iniziata una nuova ondata epidemiologica con numeri molto più elevati delle precedenti. Israele ha fatto un nuovo lockdown e spinto la popolazione a ricevere la terza dose di vaccino, che è già stata inoculata al 50% dell’intera popolazione israeliana e all’80% degli adulti con più di 50 anni. E adesso? Adesso dopo appena due mesi dalle somministrazioni massive della terza dose, il Governo israeliano annuncia la necessità di procedere con la quarta iniezione in meno di un anno, senza escludere neanche nuove misure restrittive “non appena l’indice Rt arriverà a 1.2 e supereremo i 1.000 nuovi casi giornalieri“. Traguardo atteso proprio nei prossimi giorni, tanto che sono a rischio le imminenti festività di Hanukkah. Gli esperti del Governo consigliano caldamente la popolazione a mantenere le misure di protezione e distanziamento, di indossare le mascherine e di praticare una corretta igiene delle mani, senza contare sul vaccino come uno strumento di protezione assoluta.

Infatti il ministro della Sanità Nitzan Horowitz ha detto che “nel nostro Paese sta iniziando la quinta ondata di contagi, e tra i positivi secondo gli ultimi dati ci sono anche molti trivaccinati, cioè persone che hanno ricevuto le tre dosi del vaccino. Dobbiamo iniziare a pensare a somministrare la quarta dose“. Intanto in Israele sono già iniziate le vaccinazioni ai bambini tra 5 e 11 anni, in anticipo rispetto al resto del mondo, ma al momento soltanto il 4% dei genitori ha fissato l’appuntamento per vaccinare i propri figli. Le autorità stanno incitando le famiglie a vaccinare i bambini assicurando che “dalla vaccinazione non c’è alcun rischio“, ma nel Paese c’è molta esitazione.

Arnon Shahar, responsabile del piano vaccinale di Tel Aviv, intanto ha annunciato che “ci stiamo avviando verso la vaccinazione dei bambini sotto i 5 anni. Ci sarà bisogno di tempo per valutare e per capire, ma nel futuro prossimo dovremo decidere se immunizzare i più piccoli, sono riflessioni che bisogna fare, dobbiamo adattarci all’evolversi della pandemia”.

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