Covid, Locatelli: “somministrazione del vaccino ai bambini dal 23 Dicembre”

Vaccino anti-Covid, Locatelli: dal 23 Dicembre "saranno disponibili le formulazioni pediatriche"
MeteoWeb

L’attesa è per il 23 di dicembre, poi magari sarà qualche giorno prima o qualche giorno dopo, non starei a fissarmi in maniera ossessiva su questa data. Il 23 dicembre semplicemente perché per quella data saranno disponibili le formulazioni pediatriche, in quanto la dose nella fascia di età 5-11 anni è di un terzo, quindi 10 microgrammi, rispetto alla dose dell’adulto“: è quanto ha affermato il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, ospite a Sky Tg24, riferendosi alle vaccinazioni anti Covid-19 per i bambini.
Locatelli ha precisato inoltre che “si sta ragionando per creare delle aree pediatriche preposte alle inoculazioni negli hub“.

Riguardo la variante Omicron, Locatelli ha spiegato: “Quello che noi sappiamo è che è diventata velocemente quella largamente preponderante in Sudafrica, dove è stata isolata dopo essere stata inizialmente segnalata in Botswana e sappiamo anche che in quel paese c’è stato un incremento di circa il 260% nel numero delle persone contagiate. Entrambi questi riscontri ci fanno ipotizzare che sia una variante connotata da maggior contagiosità e questo largamente giustifica da un lato quella che è stata la misura che è stata adottata per prima dall’Italia e poi da altri paesi dell’Unione europea, cioè quella di chiudere i voli dagli 8 paesi in cui vi è evidenza di concentrazione di questi casi e, dall’altra, anche dell’iniziativa di stamane, ossia la riunione urgente dei ministri della Salute del G7“.
Diciamolo molto chiaramente, non vi è nessun dato nascosto o che non si vuol rivelare che in qualche modo sottende a queste decisioni. Quindi, massima trasparenza come sempre. Va tenuta sotto controllo, dobbiamo ancora capire se è connotata da maggior patogenicità, cioè maggior capacità di provocare malattia grave o meno. Sembrerebbe di no, dai dati che vengono dal Sudafrica, però ricordiamoci anche che quella è una popolazione decisamente più giovane rispetto a quella per esempio italiana e quindi a questo punto va in qualche modo valutata accuratamente con studi che vanno condotti rigorosamente, così come dovranno esserlo quelli immunologici, perché ci sono parecchie mutazioni, più di 30 sulla proteina spike, che è quella che lega il Coronavirus al nostro recettore presente sulle cellule umane, cioè su ACE2, ma questo non vuol necessariamente dire che il tutto determinerà un calo nell’efficacia vaccinale assai importante. Magari qualcosa si ridurrà ma questa è una ragione di più per procedere con la somministrazione delle dosi ‘booster’ e per chi non è vaccinato per farsi vaccinare“.
E’ molto probabile che la variante Omicron sia più contagiosa, visto che è diventata in fretta la predominante in Sudafrica e che ha determinato un incremento dei casi. Però, da qui a dire che diventi più pericolosa in termini di capacità di provocare malattia grave è tutto da dimostrare. Anzi, pur essendo quel paese connotato da una popolazione giovane, sembrerebbero andare in direzione opposta. Quindi, come si dice, calma e gesso,” ha concluso Locatelli.

Condividi