I satelliti ad alta risoluzione hanno rilevato notevoli quantità di metano fuoriuscite da discariche adiacenti vicino al centro di Madrid, in Spagna. Utilizzando i dati della missione Copernicus Sentinel-5P combinati con le immagini commerciali ad alta risoluzione di GHGSat, gli scienziati dell’Istituto olandese per la ricerca spaziale SRON e GHGSat hanno scoperto che entrambi i siti di discarica combinati hanno emesso 8800 kg di metano all’ora nell’agosto 2021, il valore più alto osservato in Europa da GHGSat.
L’area è stata originariamente identificata sulla base della mappatura degli hotspot di metano utilizzando i dati Tropomi del satellite Copernicus Sentinel-5P dai ricercatori di SRON. Il team di GHGSat ha quindi utilizzato i propri satelliti per individuare i pennacchi di metano il 20 Agosto e il 13 Ottobre 2021, provenienti da due discariche a circa 6 km di distanza, situate a soli 18 km dal centro di Madrid.
La fonte maggiore ha rilasciato metano a una velocità vicina ai 5mila kg all’ora, con le immagini satellitari che mostrano una nuba di gas serra che si sposta verso le abitazioni vicine. La causa delle emissioni è attualmente sconosciuta, ma i dati sono stati condivisi con l’operatore.
La direttiva sulle discariche del 1999 impone agli operatori dell’UE di catturare il gas creato dalla decomposizione di materiale organico e di utilizzarlo per la generazione di energia o di bruciarlo mediante combustione. Circa 350mila abitazioni potrebbero essere alimentate con il tasso di perdita di metano delle discariche di Madrid.
Studi suggeriscono che almeno un quarto del riscaldamento globale indotto dall’uomo in 20 anni è dovuto al metano, un gas serra circa 85 volte più potente dell’anidride carbonica. I politici europei si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas serra del 55%, dai livelli del 1990, entro il 2030. Le osservazioni di GHGSat sono state fatte pochi giorni dopo che Madrid ha registrato la sua temperatura più alta mai rilevata durante un’ondata di caldo che ha colpito gran parte dell’Europa meridionale.
Secondo la European Union Methane Strategy, pubblicata a Ottobre 2020, il 26% delle emissioni di metano del continente proviene dai rifiuti. Si prevede che in tutto il mondo le discariche rappresenteranno l’8 – 10% di tutte le emissioni di gas serra antropogeniche entro il 2025.
La maggior parte delle discariche in Europa e negli Stati Uniti sono “sanitarie” e isolate dagli elementi e dall’ambiente circostante. Nei Paesi dell’Asia, dell’Africa e del Sud America, invece, i rifiuti finiscono in genere in discariche esposte alle intemperie. Queste possono avere una dimensione di circa 200 ettari o più e ricevere oltre 10mila tonnellate di rifiuti al giorno. Sono note fonti di inquinamento atmosferico e di contaminazione dell’acqua.
I satelliti di GHGSat hanno osservato discariche che rilasciano grandi volumi di metano in località del Nord America, Europa, America Latina e Asia. E’ stato riportato che un sito vicino a Giacarta, in Indonesia, ha emesso 15.900 kg all’ora, equivalenti a quasi 400mila kg all’ora di anidride carbonica.
Madrid non è la sola città ad avere discariche situate vicino alle abitazioni: nell’Aprile 2021 il nuovissimo satellite di GHGSat, Hugo, ha registrato grandi quantità di metano (circa 4mila kg all’ora) provenienti dalla discarica di 73 ettari di Matuail nel sud di Dhaka, in Bangladesh, una città di quasi 22 milioni di persone.
Misurare le emissioni in modo coerente è una sfida per gli operatori delle discariche e le autorità. GHGSat e SRON lavorano insieme per affrontare la sfida combinando i dati Tropomi dal satellite Copernicus Sentinel-5P con l’esclusiva flotta di satelliti ad alta risoluzione di GHGSat in grado di individuare la fonte anche di piccole perdite.
I risultati precedenti della collaborazione hanno incluso operazioni petrolifere e di gas in Turkmenistan, miniere di carbone in Cina e diverse altre discariche. Ilse Aben di SRON ha commentato: “Questa nuova scoperta dimostra ancora una volta la forte sinergia tra la copertura globale di Tropomi e strumenti ad alta risoluzione come GHGSat e mostra come possiamo individuare le emissioni di metano in tutto il mondo, inclusa l’Europa“.
Stephane Germain, CEO di GHGSat, ha dichiarato: “Grazie alla nostra flotta di satelliti in espansione, ora forniamo dati che sarebbero stati poco pratici e costosi da raccogliere solo pochi anni fa. I nostri dati possono aiutare i Paesi a controllare i loro impatti climatici e monitorare in modo più accurato i progressi dei loro contributi determinati a livello nazionale ai sensi dell’Accordo di Parigi“.