Green Pass e Super Green Pass, dilaga la disinformazione: è FALSO che servirà per il trasporto locale (bus, metro e tram) ed è FALSO che servirà per bar e ristoranti tout court

Il Governo ha approvato il "Super Green Pass" ma dilagano bufale e fake news: non servirà nel trasporto pubblico locale quando è "comunale e metropolitano", cioè tutti i bus, i tram e le metropolitane di tutte le città. E chi è sprovvisto del Green Pass potrà continuare a fare moltissime attività "non di prima necessità", compresa la frequentazione di bar, locali, pizzerie e ristoranti
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Il Governo guidato da Mario Draghi ha approvato nel Consiglio dei Ministri di Mercoledì 24 Novembre il nuovo decreto legge che introduce il “Super Green Pass“, rafforzando ulteriormente le restrizioni in vista del periodo natalizio a causa della nuova ondata di contagi e ricoveri che preoccupa le autorità nazionali. Ancora una volta, come già accaduto in precedenza, nel decreto non c’è alcun riferimento scientifico e alcuna reale misura a tutela della sicurezza e della sanità pubblica: si tratta invece di scelte politiche nate sicuramente in buona fede per la necessità di “fare qualcosa” per arginare la pandemia. Ma è chiaro che, così come il Green Pass si è rivelato un flop in quanto non ha evitato la nuova ondata epidemiologica, questo Super Green Pass si rivelerà un super flop perché nasce basato sul grande equivoco che i vaccinati non possano contagiarsi e contagiare. Invece è già ampiamente documentato e dimostrato che possono contagiare, e quindi continuare a consentirgli il libero accesso a ogni attività con maxi assembramenti senza alcun tipo di controllo sanitario determinerà inevitabilmente un ulteriore balzo dei contagi.

Ma a prescindere dalle considerazioni in merito al provvedimento, sarebbe doveroso raccontarlo così com’è. E invece dilagano disinformazione, bufale e fake news, stavolta non nella giunga dei social network ma su tutte le principali emittenti di informazione televisive, radiofoniche e giornalistiche e persino in comunicazioni ufficiali di enti, istituzioni e aziende che evidentemente hanno letto i titoloni di qualche giornale senza approfondire il decreto.

Non è affatto vero, infatti, che senza Green Pass o Super Green Pass si può accedere “esclusivamente ai servizi essenziali“, come scrivono e sostengono erroneamente in molti. Non è affatto vero che senza Green Pass o Super Green Pass “non si può entrare nei locali“, e non è affatto vero che senza Green Pass o Super Green Pass “non si possono prendere bus, tram e metropolitane“. Il tema più controverso, infatti, è proprio quello sul trasporto pubblico locale. Persino il Governo ha annunciato l’introduzione del Green Pass base (cioè quello che si può ottenere anche con un tampone) per il trasporto pubblico locale. Un annuncio volto evidentemente ad impressionare le persone e convincere – con l’inganno – chi prende i mezzi pubblici a vaccinarsi. Ma nel decreto si svela facilmente l’inganno, precisamente nell’Articolo 4 del testo che chiarisce come il Green Pass base (quello che si può ottenere anche con un tampone) viene esteso al trasporto pubblico “regionale“, che non significa “locale“, e subito dopo viene ulteriormente specificato “ad eccezione di quelli espletati esclusivamente all’interno del medesimo territorio comunale o della città metropolitana“. Ecco lo stralcio del decreto:

Il trasporto pubblico locale, però, è al 99% comunale e metropolitano: si tratta di bus, tram, metropolitane. Tutti mezzi gestiti da aziende comunali e metropolitane, come ad esempio l’Atac di Roma o l’ATM di Milano. Questo significa che non sarà richiesto alcun tipo di Green Pass, neanche quello da tampone, per tutti i bus di tutte le città d’Italia, per tutti i tram, per tutte le metropolitane o per qualsiasi altro mezzo di trasporto pubblico locale che si svolge all’interno di un territorio comunale o della città metropolitana. Anche salendo su un treno a lunga percorrenza, il viaggiatore che salirà e scenderà in fermate dello stesso comune o della stessa città metropolitana, non dovrà avere il Green Pass. E la città metropolitana di Milano si estende fino a Legnano, Castano Primo, Magenta, Abbiategrasso, Melegnano, Cassano d’Adda, Trezzo sull’Adda. La città metropolitana di Roma addirittura fino a Civitavecchia, Anzio, Velletri, Colleferro, Subiaco. Quella di Napoli comprende Sorrento, Pompei, Palma Campania, Nola, Acerra. Quella di Bari arriva fino a Gravina di Puglia, Corato, Locorotondo; quella di Reggio Calabria fino a Rosarno, Roccella Jonica, Monasterace. E’ quindi assolutamente falso che servirà il Green Pass per il trasporto pubblico locale. Inoltre rimane valida l’eccezione per il trasporto interregionale tra le due sponde dello Stretto di Messina: anche dopo il 6 dicembre, esattamente come oggi, non sarà chiesto alcun tipo di Green Pass (neanche quello da tampone) sugli aliscafi e sui traghetti di tutte le compagnie di navigazione che collegano Messina, Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Tremestieri.

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: 

“Colpo di mano” notturno modifica il nuovo decreto sul Green Pass: dal 6 dicembre diventa obbligatorio anche su tutti i mezzi di trasporto pubblico locale

E’ altrettanto falso che senza Green Pass o Super Green Pass si potrà usufruire esclusivamente dei “servizi essenziali“. Rimarranno infatti aperti a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione di stato vaccinale e senza alcuna richiesta di alcun tipo di passaporto, tutti i tipi di negozi di ogni genere, tutti i centri commerciali, tutti i barbieri, parrucchieri e centri estetici, tutti i luoghi di culto, tutti gli studi tecnici e professionali, da quelli medici a quelli dei liberi professionisti, e ovviamente anche tutti gli uffici pubblici, dalle poste alle banche agli uffici di ogni tipo di ente. Non è affatto vero, quindi, che chi non è vaccinato potrà andare “esclusivamente a fare la spesa“.

Inoltre, è completamente falso che chi è sprovvisto di Green Pass non può accedere ai locali della ristorazione. Anche senza Green Pass, infatti, sarà possibile fare colazione, pranzo e cena fuori casa, rispettando perfettamente tutte le regole disposte dal Governo. Non è infatti richiesto alcun tipo di Green Pass, né quello base da tampone né tantomeno il Super Green Pass da vaccino o guarigione, per chi entra in qualsiasi locale della ristorazione e consuma al bancone. Quindi la quasi totalità di tutti gli avventori dei bar, delle tavole calde, dei fast food e molto spesso persino dei pub. Inoltre continuerà a non essere richiesto alcun tipo di Green Pass, neanche quello base da tampone, per sedersi nei tavolini all’aperto, compresi gazebo e dehors, che sono ormai ovunque in tutte le città italiane per bar, pizzerie, ristoranti, trattorie, agriturismi etc. Soltanto per sedersi nei tavoli al chiuso, dentro strutture in muratura, è richiesto oggi il Green Pass base e dal 6 dicembre verrà richiesto il Super Green Pass. Ma non significa che chi ne è sprovvisto non potrà andare in bar e ristoranti: potrà continuare a farlo usufruendo del servizio al bancone e dei tavoli all’aperto, in gazebo e dehors. Senza dover mostrare alcun tipo di Green Pass, neanche quello base.

Qualora dovessero verificarsi illeciti, abusi di potere e soprusi, con persone di ogni genere (compresi agenti delle forze dell’ordine) che chiederanno Green Pass o Super Green Pass per i locali della ristorazione all’aperto (compresi gazebo e dehors), per i negozi, gli uffici, il trasporto pubblico locale o altre attività in cui non è richiesto, i cittadini sono tenuti a chiamare immediatamente le forze dell’ordine che provvederanno a denunciare in base alle leggi vigenti chi nega il libero accesso a un pubblico esercizio a una persona che ha tutto il diritto di accedervi (compresi, eventualmente, loro colleghi).

Cerchiamo di sintetizzare le norme di seguito.

Cosa si può fare senza alcun tipo di Green Pass (né quello da tampone né il “Super” da vaccino o guarigione):

  • Uscire di casa per fare qualsiasi attività all’aperto
  • Recarsi in qualsiasi negozio
  • Recarsi nei centri commerciali
  • Recarsi presso barbieri, parrucchieri ed estetisti
  • Andare in chiesa o in qualsiasi altro luogo di culto
  • Accedere in ogni tipo di ufficio pubblico come banche, poste o uffici comunali
  • Recarsi presso studi tecnici come medici, commercialisti, avvocati e liberi professionisti
  • Utilizzare i mezzi del trasporto pubblico locale comunale e metropolitano, quindi bus comunali o metropolitani, tram, metropolitana e qualsiasi altro mezzo di trasporto locale, compresi i treni con fermate all’interno dello stesso comune o della stessa città metropolitana
  • Accedere in bar, tavole calde, fast food, pub e qualsiasi locale della ristorazione consumando al bancone
  • Sedersi nei tavoli all’aperto, in gazebo e dehors, di qualsiasi ristorante, bar, pizzeria, trattoria e ogni tipo di locale della ristorazione
  • Praticare sport, anche di squadra e di contatto, come giocare a calcetto, a basket, padel, tennis, qualsiasi disciplina all’aperto

Cosa si può fare, in più, con il Green Pass base, cioè quello che si può ottenere anche con un tampone negativo e vale 48 ore se è tampone antigenico rapido e 72 ore se è tampone molecolare:

  • Recarsi sul posto di lavoro
  • Andare in alberghi e strutture ricettive, usufruendo anche dei servizi di ristorazione al chiuso di questi alberghi da clienti (ad es. un turista che pernotta in un albergo, può andare al ristorante di quell’albergo anche se è al chiuso, con il solo tampone negativo e senza la vaccinazione)
  • Praticare sport al chiuso, in palestre o palazzetti
  • Utilizzare gli spogliatoi e le docce degli impianti sportivi
  • Fino al 6 dicembre e dopo il 15 Gennaio, in zona bianca, con il tampone negativo è possibile anche recarsi in stadi, musei, teatri, cinema, discoteche, fiere, spettacoli e grandi eventi

A cosa serve, allora, il Super Green Pass limitato a vaccinati e guariti?

  • Dal 6 dicembre al 15 gennaio esclusivamente per stadi, musei, teatri, cinema, discoteche, fiere, spettacoli e grandi eventi in tutt’Italia
  • Prima del 6 dicembre e dopo del 15 gennaio sempre e solo per stadi, musei, teatri, cinema, discoteche, fiere, spettacoli e grandi eventi ma soltanto in Regioni che eventualmente si troveranno in zona gialla o zona arancione. Ad oggi, grazie al nuovo sistema che si basa esclusivamente sull’occupazione dei posti letto, l’unica Regione che lunedì 29 novembre entrerà in zona gialla è il Friuli Venezia Giulia e tutte le altre Regioni hanno un margine molto ampio per rimanere in zona bianca:

 

Infine è importante chiarire che l’obbligo vaccinale esteso a forze dell’ordine, insegnanti e personale scolastico, non riguarda alcun tipo di categoria delle università.

Alla luce di queste norme è bene evidenziare come in negozi, centri commerciali e nelle chiese super affollate per Natale si potrà entrare anche senza tampone, ma negli stadi all’aperto e distanziati non si potrà entrare neanche col tampone negativo. Tutto molto distante dalla dichiarata intenzione di garantire “sicurezza sanitaria”.

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: 

“Colpo di mano” notturno modifica il nuovo decreto sul Green Pass: dal 6 dicembre diventa obbligatorio anche su tutti i mezzi di trasporto pubblico locale

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