La terza dose di vaccino anti-Covid è la “cosa più importante” che le persone possono fare per “il nostro Paese” e per proteggere il servizio sanitario nazionale. Lo ha detto il premier britannico, Boris Johnson, parlando all’Hexham General Hospital. “Purtroppo al momento la situazione di perdita di efficacia delle prime due dosi sta cominciando a farci vedere troppi anziani vaccinati andare in ospedale“. “Abbiamo già avuto 10 milioni di dosi di richiamo e questo è meraviglioso“, ha aggiunto il premier, assicurando che con la terza dose “si ottiene il 95% in più di protezione“. Johnson ha quindi incoraggiato tutti coloro che hanno superato i cinque mesi dalla seconda dose a oggi a prenotare la terza on line. “È mia opinione che vaccinarsi sia la cosa più importante che possiamo fare per il nostro Paese oggi se vogliamo proteggere il nostro sistema sanitario nazionale, se vogliamo assicurarci che questo virus finisca“, ha rimarcato il premier che il 19 luglio scorso, quindi ormai quasi 4 mesi fa, ha liberato il Paese da ogni tipo di restrizione. Nel Regno Unito non c’è alcun vincolo, non si devono più usare neanche le mascherine al chiuso, è tutto aperto e libero come prima del Covid e non c’è nessun tipo di passaporto per alcuna attività. Nonostante le libertà ritrovate al 100% da ormai così tanto tempo, la situazione è rimasta sotto controllo senza alcuna emergenza. I contagi salgono e scendono seguendo un andamento naturale, il numero dei morti oscilla intorno a 150 al giorno, un dato molto simile a quello dell’Italia in rapporto alla popolazione nazionale con la differenza che in Italia persistono le restrizioni più pesanti al mondo con l’obbligo del Green Pass persino sul posto di lavoro.
Boris Johnson: “l’efficacia dei vaccini è scesa, abbiamo troppi vaccinati in ospedale. Vi consiglio la terza dose 5 mesi dopo la seconda”
Covid, il premier britannico Boris Johnson invita la cittadinanza a sottoporsi alla terza dose cinque mesi dopo la seconda ma nel Regno Unito non cambia la linea aperturista: nessun isterismo, nessuna chiusura nè Green Pass al vaglio delle autorità