Il 15 novembre 2021, l’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) ha pubblicato l’edizione 2021 di “Air Quality in Europe”, un rapporto di alto livello che include una valutazione dello stato dell’aria che respiriamo in Europa, nonché un’analisi degli effetti dei cambiamenti nella qualità dell’aria. Secondo il rapporto dell’EEA, la qualità dell’aria in Europa è notevolmente migliorata nell’ultimo decennio. Tuttavia, nel 2019 si sono verificati 364.200 decessi correlati alla qualità dell’aria nell’UE (27 Stati membri), di cui 40.400 decessi prematuri possono essere attribuiti all’esposizione cronica al biossido di azoto.
Anche se le emissioni e la concentrazione di inquinanti come i NOx hanno continuato a diminuire nell’ultimo decennio, i livelli rimangono elevati. Questa situazione è confermata dai dati acquisiti giornalmente dal satellite Copernicus Sentinel-5P.
La mappa in alto mostra il valore medio del biossido di azoto troposferico (NO2) rilevato tra l’1 ottobre e l’1 novembre 2021. Alte concentrazioni di questo pericoloso inquinante si possono osservare nella Pianura Padana e nell’Europa centrale.
L’inquinamento atmosferico è preso molto sul serio dalle istituzioni europee. La Commissione europea, insieme al Ministero spagnolo per la transizione ecologica e la sfida demografica, ha organizzato a Madrid il terzo forum dell’UE sull’aria pulita. Questo evento ha riflettuto sullo sviluppo e sull’attuazione di politiche e progetti efficaci per la qualità dell’aria a livello europeo, nazionale e locale, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla revisione in corso degli standard di qualità dell’aria dell’UE.