Mascherine all’aperto, UNCEM: “profonda differenza tra città e aree montane e rurali”

Marco Bussone: "la mascherina nei paesi e nei borghi rurali e montani, all'aperto, non ritengo debba essere resa sempre e comunque obbligatoria"
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Sull’obbligo di mascherine da introdurre anche all’aperto ovunque, voglio evidenziare una profonda differenza tra le città dove le prossime settimane ci saranno flussi importanti di persone, in crescita per via del Natale, tra acquisti e manifestazioni, e i piccoli Comuni ovvero le aree montane e rurali italiane. Dove il distanziamento è da sempre realtà. Non solo a causa della pandemia. E dove la mascherina all’aperto finirebbe per essere un obbligo da una parte difficile da controllare, dall’altra inutile“: lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale UNCEM-Unione nazionale comuni comunità enti montani. “Perché se esco in strada o nella piazza a Balme, Dossena, Sante Marie o Capracotta, probabilmente – prosegue Bussone – per diverse centinaia di metri incontro nessuno. E comunque, a normativa vigente, già oggi in caso di assembramenti vi è l’obbligo di indossare mascherine anche all’aperto. In situazioni ‘ordinarie’, normali, senza manifestazioni o eventi all’aperto, la mascherina nei piccoli Comuni, nei paesi e nei borghi rurali e montani, dell’Italia interna, all’aperto non ritengo debba essere resa sempre e comunque obbligatoria“.

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