Le manovre bariche sul più lungo periodo continuano a mostrare segni di inverno. Nelle nostre previsioni meteo long range già di qualche giorno fa, avevamo evidenziato la presenza di scenari vocati a una circolazione più fredda di tipo meridiana nelle code dei modelli matematici, anche nella versione Ensemble, a partire dalla terza decade di novembre. Naturalmente è sempre difficile inquadrare una manovra fredda, anche a breve distanza, pertanto lo è oltremodo a circa 10 giorni. Tuttavia, anche negli ultimissimi aggiornamenti sul più lungo periodo, continuano a essere proposti, nelle simulazioni, possibili blocchi alla circolazione atlantica a opera di un’alta pressione in progressivo consolidamento sui comparti orientali oceanici.
Nel contempo, sui settori centrali e anche in parte orientali del continente e ancor più del nostro Bacino, continuerebbe una crisi pressoria, a causa anche delle reiterate azioni depressionarie nei giorni precedenti. In questo contesto, il vortice instabile e a carattere freddo scandinavo potrebbe avere più di qualche agevolazione per possibili incursioni verso le medie-basse latitudini continentali, approfittando della spalla offerta dall’alta oceanica su Ovest Europa. Premesso questo plausibile e anche possibile scenario di massima, l’azione instabile e a carattere freddo potrebbe esplicarsi verso l’Italia in duplice modo: 1- con incursione attraverso la valle del Rodano o di Carcassonne, nel Sud Francia, quindi con sbocco più occidentale sul nostro bacino, attivazione di bassa pressione sul ligure e condizioni invernali o simili invernali sul Nord Italia, medio-alto Tirreno e sul Nord Appennino, all’insegna di piogge diffuse, rovesci e anche nevicate che potrebbero raggiungere le quote di alta collina, se non anche più basse; 2- con incursione più centrale, con attivazione di bassa pressione sul Centro Italia verso le regioni meridionali, azione fredda più pungente per tutta la nazione e instabilità invernale più probabile sul centro-sud Appennino e sulle regioni centro-meridionali in genere, specie dei versanti adriatici. Scenari entrambi plausibili se la configurazione barica di massima a scala euroatlantica dovesse continuare a essere impostata come indicano le simulazioni dei modelli da diversi giorni a questa parte. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare l’evoluzione a possibile sbocco anche invernale per il costo della terza decade di novembre, apportando periodici aggiornamenti.