Spazio, l’annuncio di Elon Musk: “il mega-razzo Starship in orbita a inizio 2022”

Il mega-razzo Starship, sviluppato da SpaceX e selezionato dalla NASA per riportare gli americani sulla Luna, tenterà il suo primo volo orbitale all'inizio del prossimo anno
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SpaceX proverà a far volare Starship in orbita per la prima volta all’inizio del prossimo anno, se tutto andrà secondo i piani.
La società punta infatti a Gennaio o Febbraio per il suo primo tentativo di lancio orbitale di Starship: lo ha dichiarato il fondatore e CEO di SpaceX Elon Musk. Inoltre, alla pietra miliare potrebbe seguire certo numero di altri lanci poco dopo.

Intendiamo fare, si spera, una dozzina di lanci il prossimo anno. Forse di più,” ha affermato Musk durante una presentazione in live streaming alla riunione autunnale congiunta dello Space Studies Board e del Board on Physics and Astronomy, entrambi parte delle U.S. National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine.

Starship è composta da due elementi, entrambi progettati per essere completamente e rapidamente riutilizzabili: un enorme primo stadio booster noto come Super Heavy e un veicolo alto 50 metri chiamato Starship. Entrambi sono alimentati dal motore Raptor di prossima generazione di SpaceX, 6 nel caso di Starship e 29 per Super Heavy (almeno al momento, il booster alla fine sfoggerà 33 Raptor, ha spiegato Musk).

SpaceX sta sviluppando questo ambizioso sistema di trasporto per portare persone e carichi utili sulla Luna, su Marte e in altre destinazioni lontane. “In definitiva, Starship è progettato per essere un meccanismo di trasporto generalizzato per il Sistema Solare,” ha detto Musk.

SpaceX ha eseguito una manciata di voli di prova con i prototipi di Starship dalla sua struttura “Starbase”, che si trova vicino al villaggio di Boca Chica, nel Texas meridionale. I voli, però, hanno raggiunto un’altitudine massima di circa 10 km e sono stati utilizzati veicoli con solo 3 motori.
Il prossimo volo di prova orbitale coinvolgerà un prototipo di Starship chiamato SN20, con 6 Raptor, e un Super Heavy a 29 motori noto come Booster 4. Il duo decollerà da Starbase. Il Booster 4 andrà a finire, poco dopo il decollo, nel Golfo del Messico, ma SN20 farà un giro intorno alla Terra e atterrerà nell’Oceano Pacifico, vicino all’isola hawaiana di Kauai.

SpaceX non potrebbe lanciare la missione in questo momento anche se lo volesse, perché la Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti sta conducendo una valutazione ambientale delle attività di lancio orbitale da Starbase. Questa revisione dovrebbe concludersi entro il 31 Dicembre, hanno annunciato di recente i funzionari della FAA, e SpaceX intende decollare non molto tempo dopo.

Non dobbiamo però aspettarci un volo perfetto, ha detto Musk. “Ci sono molti rischi associati a questo primo lancio,” ha precisato. “Quindi non direi che è probabile che abbia successo, ma penso che faremo molti progressi“.
I progressi previsti porteranno a circa una dozzina di lanci nel corso dell’anno, che dovrebbero dimostrare che il sistema Starship è sufficiente per iniziare le missioni operative nel 2023, ha affermato Musk.

SpaceX ha già alcuni clienti per Starship. Ad esempio, il miliardario giapponese Yusaku Maezawa ha prenotato il veicolo per un volo intorno alla Luna, un decollo previsto per il 2023. All’inizio di quest’anno, la NASA ha selezionato Starship come sistema di atterraggio umano iniziale per il suo programma Artemis, che mira a stabilire una presenza umana sostenibile sopra e intorno alla Luna entro la fine del decennio.
Il primo atterraggio sulla Luna di Artemis con equipaggio avverrà non prima del 2025, ha dichiarato di recente il capo della NASA Bill Nelson.

Nel lungo periodo, SpaceX intende utilizzare Starship per aiutare a colonizzare Marte, rendendo così l’umanità una specie multiplanetaria, un’ambizione di lunga data e spesso dichiarata di Musk. Starship potrebbe persino aiutare l’umanità a spostarsi da Marte al pianeta nano Cerere – l’oggetto più grande nella fascia degli asteroidi – fino alle lune di Giove, a patto che si allestiscano alcuni depositi di propellente lungo la strada, ha detto Musk.
In questa visione più grandiosa, non sarebbero solo poche navi stellari a compiere tali viaggi. “Penso che, affinché la vita diventi multiplanetaria, avremo bisogno di circa 1.000 navi o qualcosa del genere,” ha spiegato Musk.

Aumentare la produzione per soddisfare la domanda prevista – in particolare per i motori, dato che 33 alimenteranno ogni Super Heavy – sarà una grande sfida. SpaceX però si sta già preparando per affrontarla, ha detto Musk, osservando che la società sta ora “costruendo la fabbrica per realizzare molte Starship e realizzare molti motori in parallelo,” ha concluso Musk, riferendosi al sito di McGregor, in Texas, dove SpaceX esegue i test sui motori.

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